- Oggi a Genova si è riunita la giunta della Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica) convocata proprio nel capoluogo ligure per sottolineare la vicinanza dell'intero sistema confederale alla città e fronteggiare le criticità scaturite dal crollo del viadotto autostradale Morandi. Ai lavori ha partecipato anche il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Signorini.
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- Nel corsi dell'incontro sono stati affrontati il tema della riorganizzazione del lavoro, collegata alla necessità di rimodulare le concrete operazioni di movimentazione e trasporto della merce in entrata ed in uscita dallo scalo portuale genovese, e quello economico istituzionale, incentrato sull'indispensabile sostegno richiesto al governo per le imprese logistiche e portuali. Sulla questione sindacale la giunta di Confetra ha approvato una proposta di accordo da sottoporre al sindacato per favorire - nei settori di riferimento dei diversi CCNL coinvolti - maggiore flessibilità di orario lavorativo e contenimento degli extra costi in cambio dell'impegno a salvaguardare i livelli occupazionali nonostante la riduzione prevedibile dei volumi in transito.
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- Sul fronte economico del sostegno alle imprese, nei giorni scorsi Confetra ha proposto al governo un pacchetto strutturato di misure e di interventi volti ad alleggerire il carico fiscale e le corresponsioni concessorie per le aziende impegnate nella supply chain logistica (spedizionieri, autotrasportatori, corrieri, logistici, terminalisti, agenti marittimi e operatori ferroviari). Il tutto per l'intera durata dell'emergenza, prevedibilmente due anni, ed attraverso gli strumenti delle compensazioni forfettarie e delle detrazioni fiscali.
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- «Il sistema confederale, tanto a livello locale attraverso le sue organizzazioni territoriali, quanto a livello centrale - ha sottolineato il presidente di Confetra, Nereo Marcucci - sta dando da settimane un contributo concreto - operativo e di contenuti - per il superamento dell'emergenza. Speriamo ora che il governo faccia la sua parte, avvii quanto prima la ricostruzione del ponte, metta in moto il cantiere della Gronda, acceleri le opere del Terzo Valico e sostenga le imprese logistiche e portuali in questa fase delicatissima. Da esse dipende un pezzo importante del PIL del Nord Ovest e dell'intero Paese».
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