- Si è conclusa oggi a Monaco di Baviera una missione dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale organizzata per consolidare i legami istituzionali e commerciali del porto di Trieste con la Baviera e per illustrare i nuovi investimenti ferroviari e i nuovi piani di sviluppo dello scalo portuale giuliano. L'evento, organizzato dall'AdSP in collaborazione con la Camera di Commercio Italo-Tedesca e il patrocinio dell'Ambasciata d'Italia a Berlino, si è svolto presso la Camera di Commercio e dell'Industria di Monaco e dell'Alta Baviera. Alla serata hanno assistito un centinaio di ospiti, tra rappresentanti istituzionali, operatori del settore e giornalisti.
-
- In occasione dell'incontro il presidente dell'AdSP, Zeno D'Agostino, ha osservato che, specie ora che l'Europa guarda con attenzione alla Cina e al progetto One Belt One Road, «Trieste diventa un hub privilegiato grazie a una posizione geografica strategica, fondali naturali per accogliere le grandi navi oceaniche e collegamenti ferroviari giornalieri diretti in tutta Europa. Un “rail port di rilievo internazionale” - ha sottolineato D'Agostino - che si propone come sistema logistico-portuale e industriale di riferimento per il mercato tedesco».
-
- Nel suo intervento D'Agostino ha rimarcato anche i grandi passi avanti e sviluppi nel settore ferroviario in corso a Trieste, con investimenti per circa 110 milioni, nonché la strategicità che lo scalo riveste per l'economia della Regione Friuli Venezia Giulia e per il governo italiano. Per quanto riguarda le relazioni ferroviarie, il 30% dei treni del porto giuliano sono diretti verso la Germania, mentre nel primo semestre dell'anno in corso 1.467 sono stati i treni coinvolti su questa direttrice con un aumento di quasi il +12% rispetto al primo semestre del 2017.
-
- Vari i collegamenti diretti da Trieste alla Germania: dal molo VII (Trieste Marine Terminal) partono e arrivano sei coppie di treni settimanali per Monaco, due per Burghausen al servizio della Wacher Chemie, una delle maggiori industrie chimiche della Baviera, e due per la nuova destinazione di Giengen con un servizio da poco attivato; dal molo VI (Ekol) invece nove coppie di treni per Colonia, quattro per Ludwigshafen e tre per Karlsruhe; infine dal terminal della Samer Seaports cinque sono i roundtrip per Monaco, tre per Ludwigshafen, quattro per Duisburg e due per Wörth.
-
- Francesco Leone, consigliere economico dell'Ambasciata d'Italia a Berlino, e Alessandro Marino, segretario generale della Camera di Commercio Italo-tedesca hanno aperto i lavori evidenziando il solido legame economico tra Trieste e la Baviera e il ruolo del porto a servizio dei mercati dell'Europa centrale. Concetti ripresi da Alessio Lilli, presidente del Gruppo TAL, che gestisce l'oleodotto transalpino e testimonia concretamente il legame storico che unisce lo scalo giuliano alla Germania. Se Trieste è il primo porto d'Italia e primo scalo petrolifero del Mediterraneo - è stato rilevato - il merito è di SIOT, che fornisce il 100% del fabbisogno energetico della Baviera e il 40% della Germania, verso cui sono diretti circa 30 milioni di greggio all'anno.
-
- Gli aspetti tecnici delle relazioni commerciali con Trieste sono stati evidenziati durante la tavola rotonda moderata da Gerhard Grünig, caporedattore della rivista “VerkehrsRundschau”, a cui hanno partecipato Daniel Jähn di Kombiverkehr, Sebastian Lechner (Associazione dei trasportatori baveresi) e Alexander Goldemund (Associazione degli spedizioneri bavaresi).
-
- Infine Karin Jäntschi-Haucke in rappresentanza del Ministero Bavarese delle Infrastrutture e Trasporti, ha illustrato i progetti in corso per rendere più efficienti i collegamenti tra Italia e Germania attraverso il Brennero, rimarcando il vantaggio competitivo della rotta adriatica via Trieste rispetto ai porti del Nord Europa, in termini di tempo e salvaguardia ambientale. La serata si è conclusa con un momento di networking dedicato agli operatori triestini e bavaresi.
|