- «La Cargo City di Malpensa è un asset fondamentale per la logistica italiana e in un momento di grandi cambiamenti tecnologici e sfide dettate dalla tecnologia e dallo sviluppo dell'e-commerce, può essere il fiore all'occhiello dell'Italia anche nel grande progetto cinese della Belt&Road». Lo ha sottolineato il presidente del The International Propeller Port Club of Milan, Riccardo Fuochi, intervenendo al seminario dedicato al “Trasporto Aereo Cargo” tenutosi giovedì scorso a Milano Malpensa che è stato organizzato da GAM Editori e dal Propeller Club milanese per favorire una maggiore consapevolezza sul valore economico e sociale del settore.
-
- Fuochi ha ricordato che il progetto, noto come BRI, coinvolge 68 paesi e prevede, fra l'altro la costruzione di nuovi aeroporti, ad esempio in Polonia con il supporto del Aiib (il braccio finanziario cinese di BRI), ed ha sottolineato come lo scenario stia diventando sempre più competitivo con diversi scali emergenti, tutti concentrati nell'Est europeo (Budapest, Ungheria, Repubblica Ceca), che si aggiungono ai tradizionali (Francoforte, Parigi, Amsterdam e Londra). Il presidente del Propeller Club di Milano ha concluso il proprio intervento auspicando che «le PMI della logistica, strategiche per la nostra economia, facciano sistema, per migliorare le proprie dotazioni tecnologiche - divenute troppo costose per le singole imprese- e quindi la competitività e capacità di incidere sulle politiche del settore».
-
- «Il nostro traffico merci in import/export - ha sottolineato nel suo intervento Giovanni Costantini, Cargo Manager di SEA, gruppo che gestisce gli aeroporti di Milano Linate e Milano Malpensa - vale 44 miliardi di euro (pari al 2,7% del Pil italiano) e rappresentiamo di fatto l'hub per l'export del made in Italy nel mondo, uno dei motori della crescita economica del nostro Paese. Oggi i tradizionali modelli aeroportuali “hub and spoke” si stanno evolvendo verso nuovi modelli logistici con network sempre più complessi, composti da più nodi che scambiano merci fra loro e Cargo City aspira a diventare il punto di riferimento per il Sud Europa».
-
- «Il cargo aereo - ha confermato Marina Marzani, presidente dell'ANAMA (Associazione Nazionale Agenti Merci Aeree) - è una modalità strategica per l'Italia: benché in valore assoluto, le merci movimentate da e per il nostro Paese siano solo il 2%, il valore nazionale del carico trasportato raggiunge, infatti, il 26% in import/export extra UE. Nel mercato attuale è necessario avere informazioni precise e statistiche aggiornate ed è per questo - ha annunciato Marzani - che il Cluster Cargo Aereo (Anama, Assaereo, Assohandlers e Ibar) vuole realizzare uno studio, da presentare nel 2019, che metta a confronto i due principali aeroporti cargo italiani, Milano Malpensa e Roma Fiumicino, con i principali competitor europei per comprendere la competitività del sistema e ottenere spunti di miglioramento per l'intero settore».
|