- La scorsa settimana in Norvegia il gruppo finlandese Wärtsilä Corporation ha portato a termine con successo la sperimentazione di un intero viaggio in navigazione autonoma, inclusi gli scali in tre porti, realizzato con un traghetto della compagnia di navigazione norvegese Norled. La navigazione del traghetto Folgefonn, che è lungo 85 metri, è stata guidata attraverso il posizionamento di punti di georeferenziazione e waypoint utili a direzionare la nave e con l'impiego del sistema di posizionamento dinamico realizzato da Wärtsilä che controlla la velocità della nave, la sua posizione su un rotta predefinita e la direzione di avanzamento del traghetto.
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- Il traghetto, senza alcun intervento umano, ha lasciato il molo, ha manovrato per uscire dal porto e ha proceduto con la navigazione verso il successivo scalo dove ha manovrato per effettuare l'ingresso in porto e quindi per attraccare al terminal. Wärtsilä ha evidenziato che quella realizzata dovrebbe essere la prima sperimentazione in assoluto di una navigazione autonoma in modalità dock-to-dock e senza alcun intervento umano realizzata con una nave di queste dimensioni.
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- Il successo di questo test - ha sottolineato Joonas Makkonen, vicepresidente Voyage Solutions di Wärtsilä - rappresenta un enorme passo avanti nella validazione delle soluzioni di navigazione autonoma e un importante sviluppo nell'ambito del nostro programma Smart Marine».
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- Intanto la Norwegian Public Roads Administration (NPRA) ha reso noto che la Norled è la vincitrice di una gara, alla quale hanno partecipato anche le compagnie Fjord1 e Boreal, per svolgere il servizio marittimo che collega Hjelmeland, Skipavik e Nesvik, rotta che dovrà essere coperta con un traghetto con propulsione ibrida alimentata con idrogeno ed energia elettrica, nave che sarà la prima al mondo di questo tipo.
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- In particolare il contratto, che avrà durata dal 15 aprile 2021 al 28 febbraio 2030, prevede la progettazione, la costruzione e l'esercizio di un traghetto in cui almeno il 50% del fabbisogno di energia sia generato con l'utilizzo dell'idrogeno, mentre l'energia residua dovrà provenire da elettricità fornita al traghetto in porto tramite un sistema di cold ironing che colleghi la nave alla rete elettrica terrestre.
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