- La Zona Logistica Semplificata di cui è prevista l'istituzione all'articolo 7 del decreto legge per la città di Genova, provvedimento che è stato varato dal governo per adottare misure urgenti per sostenere la ripresa economica del territorio del capoluogo ligure dopo il crollo del viadotto autostradale Ponte Moranti avvenuto a metà agosto, può costituire un'opportunità per la logistica genovese. Lo hanno sottolineato i rappresentanti di Spediporto nel corso del convegno odierno intitolato “Zone Logistiche Semplificate - ZLS Quali progetti e quali reali opportunità” organizzato dalla stessa associazione degli spedizionieri genovesi.
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- «Il testo del decreto-legge Genova - ha spiegato il presidente di Spediporto, Alessandro Pitto - offre importanti spunti di innovazione, anche nel settore della logistica. La nostra categoria è pronta a fare la sua parte insieme al mondo imprenditoriale per dotare il territorio ricompreso nella Zona Logistica Semplificata di tutti gli strumenti normativi e di servizio alla merce atti a richiamare gli investitori internazionali. È una sfida e noi siamo pronti a giocare la nostra partita».
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- Opportunità tutt'altro che da sottovalutare, come hanno evidenziato nei loro interventi l'avvocato fiscalista Sara Armella ed il segretario generale di FEMOZA, l'avvocato Maurizio D'Amico: contro chi dichiara che le Zone Logistiche Semplificate sono una sorta di fratello minore delle più blasonate ZES, hanno osservato che oggi, a livello mondiale, molti Paesi stanno puntando molto di più sul concetto di “burocrazia zero” piuttosto che sul tema del credito di imposta o sui benefici di natura fiscale.
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- «Dobbiamo - ha affermato il direttore generale di Spediporto, Giampaolo Botta - avere coraggio ed essere determinati a portare a Bruxelles la nostra visione di sistema logistico semplificato da Sud a Nord. Tutti i nostri principali competitors stanno applicando la normativa sulle ZES in via derogatoria rispetto alla normativa UE, adesso è il nostro turno. Dobbiamo vere un progetto chiaro, condiviso tra operatori, assistito da un quadro dispositivo ben scritto e sostenuto a livello politico».
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- Anche il direttore di Confindustria Genova, Massimo Sola, ha concordato sulla necessità di percorrere la strada di una istanza unitaria da presentare al mondo politico.
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