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Maersk Container Industry abbandona il segmento dei dry container e chiude la fabbrica di Dongguan
Lo stabilimento di Dongguan - ha spiegato il CEO Fitzgerald -è inattivo dall'inizio di dicembre a causa delle difficili condizioni del mercato
3 gennaio 2019
Maersk Container Industry (MCI), il produttore di container intermodali che fa parte del gruppo armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk, ha annunciato un'ulteriore focalizzazione della propria attività sul segmento dei container reefer e l'uscita dal settore della produzione di contenitori per carichi secchi, abbandono del ramo d'attività che comporterà la chiusura della propria fabbrica a Dongguan, in Cina, che non è più attiva dallo scorso mese. L'attività della società sarà quindi incentrata sulla fabbrica di Qingdao che produce container frigo e i propri gruppi frigoriferi per container Star Cool.
«Purtroppo - ha spiegato oggi l'amministratore delegato di Maersk Container Industry, Sean Fitzgerald - la nostra decisione di concentrarci sul business della cold chain avrà un impatto sulla nostra fabbrica a Dongguan che è rimasta inattiva dall'inizio di dicembre a causa delle difficili condizioni del mercato». L'azienda ha infatti evidenziato che se da un lato la richiesta di container frigo continua a crescere grazie all'aumento della domanda di prodotti freschi e di altre merci, dall'altro il mercato dei dry container attraversa da qualche tempo una fase di crisi.
«Facendo confluire tutte le risorse di MCI nel business della catena del freddo - ha sottolineato Fitzgerald - ci assicureremo una crescita sostenibile e continui investimenti in prodotti e servizi migliori per i nostri clienti».
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