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Ponte Morandi e mareggiata, ma anche aggravamento dell'economia dell'Italia, pesano sull'attività dei porti di Genova e Savona-Vado
Nel 2018 i due scali hanno movimentato 70,3 milioni di tonnellate di merci (+1,7%)
7 febbraio 2019
Nel 2018 i porti di Genova e di Savona-Vado Ligure hanno movimentato 70,3 milioni di tonnellate di merci, con un incremento del +1,7% sull'anno precedente. L'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, che amministra i due scali portuali, ha attribuito la limitata crescita registrata lo scorso anno, contrattasi negli ultimi mesi del 2018 a fronte di una progressione del +4,3% nei primi sette mesi dell'anno, principalmente all'impatto negativo del crollo del ponte Morandi avvenuto a Genova il 14 agosto 2018 e al fortunale di fine ottobre che – ha ricordato l'ente - ha colpito seriamente le coste liguri e in particolare quelle savonesi. Due eventi di eccezionale gravità – ha sottolineato l'authority - le cui ripercussioni sulla città di Genova e sull'economia dell'intero sistema portuale sono destinate a produrre effetti anche nel medio termine. A queste cause sembra doversi aggiungere l'effetto delle crescenti difficoltà dell'economia italiana, con un prodotto interno lordo che – dopo più di tre anni - è tornato a decrescere a partire dalla metà del 2018; effetto probabilmente predominante e che potrebbe avere un impatto ben più duraturo sull'attività del sistema portuale di Genova e Savona.
Relativamente al solo porto di Genova, che ha chiuso il 2018 con un traffico di 55,3 milioni di tonnellate con un lieve incremento del +0,3% sull'anno precedente quando lo scalo aveva segnato importanti incrementi di traffico, la prima metà del 2018 è stata archiviata con una crescita del +3,9% a cui è seguita una flessione del -3,2% nel secondo semestre generata da una diminuzione del -4,2% totalizzata nel solo terzo trimestre (rispetto ad un terzo trimestre 2017 in cui era stata segnata una crescita record del +10,7%) e da un calo del -2,2% nel solo quarto trimestre (contro un +7,6% registrato nel corrispondente periodo del 2017).
Il solo porto di Savona-Vado ha concluso il 2018 con un totale di oltre 15 milioni di tonnellate, con un rialzo del +6,7% sul 2017 prodotto da un incremento del +10,8% nei primi sei mesi del 2018 seguito da un meno consistente aumento del +2,5% nei successivi sei mesi.
Relativamente alle differenti tipologie di carichi movimentati, nel 2018 il porto di Genova ha movimentato 25,4 milioni di carichi containerizzati, con una contrazione del -1,7% che è frutto delle diminuzioni del -7,4% e del -5,3% registrate rispettivamente nel terzo e quarto trimestre dell'anno che hanno fatto seguito ad un primo trimestre in crescita del +6,1% e ad un secondo trimestre stabile. Lo scorso anno, in termini di contenitori da 20' movimentati, il traffico containerizzato è stato pari a 2.609.138 teu, con una riduzione del -0,5% sul 2017 che è il risultato di un aumento del +9,2% nel primo trimestre seguito nei trimestri successivi da variazioni percentuali rispettivamente del +0,6%, -7,2% e -3,7%. Nel settore delle merci convenzionali è stata invece segnata una crescita del +3,8% con un traffico che nell'intero anno si è attestato a 10,1 milioni di tonnellate.
Nel 2018 ad attenuare drasticamente il trend di crescita dell'attività del porto del capoluogo ligure ha contribuito anche la flessione del traffico di rinfuse solide, che nel settore commerciale sono state pari a 529mila tonnellate (-16,3%) e in quello industriale a 2,5 milioni di tonnellate (-9,8%). Nel segmento delle rinfuse liquide, gli oli minerali sono ammontati a 15,0 milioni di tonnellate (+3,8%) e gli altri carichi liquidi a 715mila tonnellate (-2,2%), di cui 490mila tonnellate di prodotti chimici (-3,4%) e 224mila tonnellate di oli vegetali e vino (+0,3%). Le forniture di combustibili e di provviste di bordo sono state pari ad oltre un milione di tonnellate (+7,6%).
Nel comparto dei passeggeri, nel 2018 i due porti liguri hanno movimentato complessivamente quasi 4,3 milioni di persone (+1,6%), di cui 1,9 milioni di crocieristi (+4,5%) e 2,4 milioni di passeggeri dei traghetti (-0,5%). A Genova i crocieristi sono stati 1,0 milioni (+9,3%) e i passeggeri dei servizi marittimi regolari 2,1 milioni (+0,1%), mentre a Savona le crociere hanno totalizzato 848mila passeggeri, con un diminuzione del -0,7% che – ha spiegato l'AdSP - è stata effetto della necessaria riprogrammazione degli scali in vista dell'imminente avvio dei lavori di rafforzamento della banchina dedicata, e i traghetti 352mila passeggeri, con un calo del -3,8% che – ha specificato l'Autorità di Sistema Portuale – è legato alla temporanea sospensione di alcuni servizi a seguito degli ingenti danni della mareggiata del 29 ottobre scorso, evento calamitoso che non ha eguali negli ultimi cent'anni.
L'AdSP ha inoltre reso noto che nel 2018 la riscossione delle tasse portuali ha generato maggiori entrate per 1,5 milioni di euro rispetto al 2017, pari ad un incremento del +2,8%, in rallentamento rispetto al +9% registrato nei primi sette mesi. Relativamente invece agli avviamenti al lavoro nel porto di Genova dell'impresa autorizzata ex art.17, nei primi sette mesi dell'anno i valori erano rimasti sostanzialmente invariati (129.899, +0,6% rispetto allo stesso periodo del 2017), mentre fra agosto e dicembre le giornate lavorate sono diminuite del -4,7% (88.747 vs. 93.172) e, complessivamente, nell'arco dell'anno si sono registrate 3.663 giornate in meno rispetto al 2017.
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