- Due mesi di pace sociale per sbloccare nel frattempo lo stato di crisi in cui versa il porto di Gioia Tauro. È quanto ha chiesto oggi il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, in occasione del vertice convocato a Roma per affrontare il problema della flessione dei traffici containerizzati attraverso lo scalo portuale calabro e le pesanti conseguenze sull'occupazione, riunione a cui non si è presentata Medcenter Container Terminal (MCT), la società del gruppo Contship Italia che gestisce il container terminal del porto.
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- «Il ministro Toninelli - hanno spiegato Giuliano Galluccio della Uiltrasporti nazionale e Giuseppe Rizzo della Uilltrasporti Calabria al termine dell'incontro al Mit - ci ha chiesto due mesi di pace sociale, a fronte di un impegno di investimento da parte di MSC (gruppo che possiede il 50% del capitale di MCT, ndr), che dovrebbe portare ad una movimentazione in due anni di 4,5 milioni di teu/contenitori ed anche una ipotesi di eventuale revoca della concessione, se Contship, anche oggi assente, non farà la sua parte».
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- «La Uiltrasporti - hanno affermato Galluccio e Rizzo - apprezza che da parte del governo il porto di Gioia Tauro sia collocato tra le questioni di carattere nazionale, così come l'intervento di difesa e tutela di questa infrastruttura strategica per la Calabria e per l'Italia, ma la situazione resta fluida e la nostra allerta è massima per la garanzia occupazionale di tutti i lavoratori e per il futuro del porto. Non permetteremo che il porto di Gioia Tauro vada in rovina».
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- «Verificheremo - hanno specificato Galluccio e Rizzo - quanto avanzato dal ministro Toninelli e quanto verrà realmente messo in campo e fatto concretamente. Dobbiamo vagliare se le cose dette oggi corrisponderanno al vero, visto che negli anni passati abbiamo più volte ricevuto rassicurazioni e raccolto intenzioni mai realizzate».
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- Galluccio e Rizzo hanno precisato inoltre che lo stato di sofferenza riguarda anche il porto di Cagliari, dove il traffico containerizzato è movimentato dalla CICT, filiale dello stesso gruppo Contship Italia che - hanno sottolineato i rappresentanti del sindacato - «dovrebbe impegnarsi a portarvi traffico».
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