- Oggi, a conclusione di una visita al porto di Gioia Tauro che fa seguito all'incontro avuto con i rappresentanti della società terminalista Medcenter Container Terminal (MCT) che gestisce il container terminal del porto calabrese, riunione che era stata indetta dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, per individuare soluzioni al calo del traffico movimentato dall'azienda e soprattutto al suo rilevante impatto negativo sull'occupazione, Toninelli ha annunciato che a MCT sarà notificata una «messa in mora» che potrebbe preludere ad una decadenza della concessione. Toninelli ha sottolineato che quello della messa in mora è «un atto che non ha precedenti, ma che - ha puntualizzato - siamo obbligati a fare».
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- Alla riunione convocata dal ministro hanno partecipato solo i rappresentanti del gruppo armatoriale elvetico Mediterranean Shipping Company (MSC) che, attraverso la propria società terminalista Terminal Investment Limited (TIL) detiene il 50% del capitale della MCT, mentre non erano presenti delegati dell'altro azionista, il gruppo Contship Italia che è partecipato dalle tedesche Eurokai (66,6%) e Eurogate (33,4%) e che detiene il restante 50% della Medcenter Container Terminal.
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- «Avremmo sicuramente voluto un accordo - ha spiegato Toninelli - ma visto che questo accordo non c'è stato e una delle due parti che tengono in mano la concessione non ha voluto, diciamo, cedere e trovare questo punto d'incontro, ovviamente siamo obbligati a far rispettare quanto sta scritto nella concessione. Nella concessione c'è scritto che ci sono degli obblighi di manutenzione e degli obiettivi da raggiungere. È inutile nascondere che in questi ultimi anni né gli obiettivi, perché il numero dei container è calato, né gli obblighi della manutenzione sono stati garantiti: di conseguenza siamo obbligati a mettere i puntini sulle i, a ricordare che c'è un contratto, che è demanio marittimo pubblico e che la concessione è data per rispettare questi obblighi».
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- Circa gli obiettivi il ministro, facendo riferimento all'ultimo atto aggiuntivo alla concessione del 2003, ha ricordato che nel documento «c'era scritto che nel 2007 anziché un milione di teu dovevano essere quattro milioni, nel 2008 cinque milioni. Siamo - ha rilevato Toninelli - a meno di due milioni e mezzo: significa che non sono stati raggiunti gli obiettivi e mantenuti gli obblighi».
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- Toninelli ha precisato che quindi «nelle prossime ore partirà una messa in mora dove sta scritto semplicemente che devono essere rispettati questi obblighi e questi obiettivi. In alternativa ci sarà solo che la decadenza. Speriamo - ha sottolineato - che non si debba arrivare alla decadenza».
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- Relativamente all'esito dell'incontro con MSC, Toninelli ha specificato che il gruppo armatoriale «ha scritto una lettera di impegni generale, impegni ad investire e a rilanciare il porto». «Ovviamente - ha aggiunto - aspettiamo che arrivi anche un business plan. Quindi un piano con all'interno dei numeri relativi agli effettivi investimenti da poter fare nei prossimi anni». Il ministro ha però evidenziato che la gestione della concessione è in mano all'altro azionista di MCT, Contship Italia.
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- L'obiettivo - ha concluso Toninelli - è non perdere un solo posto di lavoro, ma anzi - con nuovi investitori - aumentare il numero degli occupati. Al di là della questione con MCT, il ministro ha affermato che l'obiettivo è anche quello di trasformare Gioia Tauro da un porto di puro transhipment ad uno scalo di sdoganamento: «vogliamo - ha spiegato - che i container vadano su ferro e vadano su per il Nord Italia e anche in Europa».
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