- Nel primo trimestre dell'esercizio finanziario 2019, periodo conclusosi lo scorso 28 febbraio, i ricavi del gruppo crocieristico americano Carnival Corporation sono cresciuti del +10,4% essendo stati pari a 4,67 miliardi di dollari rispetto a 4,23 miliardi nel corrispondente periodo dell'esercizio precedente. I costi sono aumentati del +12,4% attestandosi a 4,29 miliardi di dollari, incremento prodotto da una crescita quasi generalizzata delle spese e in particolare dal sensibile rialzo degli oneri delle attività a bordo delle navi che sono ammontati a 467 milioni di dollari (rispetto a 140 milioni nel periodo dicembre 2017 - febbraio 2018), di cui 323 milioni di dollari determinati dall'adozione di nuove direttive contabili. L'utile operativo è risultato pari a 386 milioni di dollari (-7,9%) e l'utile netto a 336 milioni di dollari (-14,1%).
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- «I risultati del primo trimestre - ha commentato il presidente e amministratore delegato di Carnival Corporation, Arnold Donald - includono una crescita dei ricavi derivante da una maggiore capacità e da un aumento delle vendite a bordo delle navi (ammontate a 1,45 miliardi, +35,0%, ndr) controbilanciata dall'effetto della tempistica di registrazione di una crescita dei costi e dalle variazioni del prezzo del fuel e delle valute di cambio rispetto allo scorso anno».
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- Nel primo trimestre dell'esercizio 2019 le navi delle flotte che fanno capo al gruppo statunitense, che sono operate dalle compagnie Carnival Cruise Line, Princess Cruises, Holland America Line, Seabourn, P&O Cruises (Australia), Costa Crociere, AIDA Cruises, P&O Cruises (UK) e Cunard, hanno ospitato più di 2,9 milioni di passeggeri (+2,7%).
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- Il gruppo statunitense ha reso noto che l'attuale livello delle prenotazioni per le crociere che si svolgeranno nella parte restante del 2019 risulta superiore a quello di un anno fa e che i prezzi, su basi comparabili, sono in linea con quelli dello scorso anno.
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