- Il gruppo armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk, che negli ultimi anni si è andato spogliando di diversi importanti segmenti d'attività per concentrarsi sul core business del trasporto marittimo containerizzato e dei servizi terminalistici e logistici correlati, ha chiuso il primo trimestre del 2019 con ricavi pari a 9,54 miliardi di dollari, con un incremento del +2,5% sul corrispondente periodo dello scorso anno, di cui 6,93 miliardi generati dalle attività nel settore del trasporto marittimo dei container (+1,7%), 991 milioni prodotti dai servizi terminalistici e dai servizi di rimorchio (+8,8%), 1,45 miliardi dai servizi logistici (-0,5%) e 558 milioni (-17,0%) dalle altre attività costituite principalmente dal comparto della produzione di container (Maersk Container Industry) e dai servizi marittimi all'industria offshore (Maersk Supply Service, riclassificata come attività corrente dal 1° gennaio scorso dopo essere stata in precedenza registrata come discontinued operation).
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- Nei primi tre mesi di quest'anno l'EBITDA di gruppo è risultato pari a 1,24 miliardi di dollari (+32,8%), con un apporto dal settore del trasporto marittimo containerizzato di 927 milioni (+42,2%), dal settore dei terminal e del rimorchio di 267 milioni (+9,4%), dal settore logistico di 51 milioni (+13,3%) e dagli altri segmenti d'attività di 21 milioni (-56,2%). L'EBIT di gruppo è ammontato a 230 milioni di dollari rispetto a sette milioni di dollari nel primo trimestre del 2018. A.P. Møller-Mærsk ha chiuso i primi tre mesi del 2019 con una perdita netta di -656 milioni di dollari rispetto ad un utile netto di 2,67 miliardi di dollari nello stesso periodo dello scorso anno, perdita che è prodotta da apporti di segno negativo per -104 milioni dalle attività correnti (-311 milioni nel primo trimestre 2018) e da apporti di segno negativo per -552 milioni dalle attività operative cessate (+2,98 miliardi nel primo trimestre 2018).
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- Nei primi tre mesi di quest'anno la flotta di portacontainer del gruppo danese ha trasportato volumi di carico pari a 3,15 milioni di contenitori da 40' (feu), con una flessione del -2,2% sullo stesso periodo del 2018, diminuzione che è stata determinata dal calo del -5,6% dei carichi trasportati sulle rotte nord-sud che sono scesi a 1,52 milioni di feu, mentre i volumi sulle rotte est-ovest sono rimasti pressoché stabili a 976mila feu (+0,1%) e quelli trasportati dai servizi intra-regionali sono aumentati del +3,0% attestandosi a 657mila feu. Il nolo medio complessivo per container feu è risultato pari a 1.903 dollari (+3,9%), con un nolo di 2.113 dollari/feu relativo alle rotte nord-sud (+4,7%), di 1.884 dollari/feu per i servizi est-ovest (+4,9%) e di 1.505 dollari/feu per i servizi intra-regionali (+1,5%). Il gruppo ha reso noto che nel primo trimestre del 2019 il costo medio per tonnellata di combustibile utilizzato dalla flotta è risultato pari a 417 dollari, con un rialzo del +9,2%.
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- Inoltre l'azienda danese ha reso noto che nel primo trimestre di quest'anno i volumi di traffico containerizzato movimentati dai terminal portuali del gruppo, che sono operati dalla filiale APM Terminals, hanno registrato un incremento del +3,0% a parità di perimetro di business, con una crescita del +4,9% del traffico prodotto dall'attività della flotta del gruppo e un aumento del +2,0% dall'attività delle navi di altri vettori marittimi.
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- Nei primi tre mesi del 2019 i ricavi della società di produzione di container Maersk Container Industry sono scesi a 140 milioni di dollari rispetto a 288 milioni nello stesso periodo del 2018 a causa principalmente dell'uscita dell'azienda dal settore della produzione di contenitori per carichi secchi decisa per concentrare l'attività sul solo segmento della produzione di container reefer. L'EBITDA registrato da Maersk Container Industry è stato di segno negativo e pari a -15 milioni di dollari (su cui pesa l'impatto di costi di ristrutturazione per 31 milioni generati dalla chiusura di una fabbrica per la produzione di dry container) rispetto ad un risultato positivo per 32 milioni di dollari nel primo trimestre del 2018.
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