- Al consorzio One Sea - Autonomous Maritime Ecosystem, il cui scopo è di realizzare entro il 2025 un ecosistema per l'impiego su ampia scala della navigazione autonoma, hanno aderito tre importanti nuovi partner: il gruppo satellitare Inmarsat, la MTI (Monohakobi Technology Institute), che è l'istituto di ricerca del gruppo armatoriale giapponese Nippon Yusen Kaisha (NYK), e il Royal Institution of Naval Architects (RINA), l'istituzione per i settori della progettazione, costruzione e manutenzione navale che è stata fondata nel 1860 a Londra e a cui fanno capo operatori e organizzazioni dell'industria e del comparto marittimo e atenei universitari. I primi due sono diventati membri a pieno titolo del consorzio, mentre RINA ha sottoscritto un memorandum of understanding per diventare membro associato.
-
- L'attività di sperimentazione condotta dal consorzio One Sea, che ha iniziato ad operare nel 2016, è stata avviata alla fine dello scorso anno con test di sperimentazione di navigazione autonoma condotti dagli associati ABB, Kongsberg Maritime e Wärtsilä al largo delle coste finlandesi e norvegesi. «I membri - ha spiegato il responsabile di One Sea, Päivi Haikkola - hanno la completa libertà di innovare e sviluppare le proprie più convenienti soluzioni di navigazione autonoma all'interno di un'alleanza che è tuttavia impegnata ad armonizzare gli standard tecnici. Noi ci aspettiamo che, man mano che il numero dei partner crescerà, si moltiplicheranno anche le soluzioni operative, ma i membri lavoreranno anche verso un'integrazione».
-
- Attualmente i partner del consorzio One Sea, che è coordinato dalla DIMECC (Digital, Internet, Materials & Engineering Co.), sono ABB, Cargotec, Ericsson, Inmarsat, Kongsberg Maritime, MTI, Tieto, Wärtsilä e Finnpilot Pilotage a cui si aggiungono come associati RINA, Finnish Marine Industries, Shipbrokers Finland, Finnish Port Association e Finnish Shipowners' Association.
|