- In attesa di sapere se e come avverrà l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea, abbandono inizialmente fissato per lo scorso 29 marzo e quindi posticipato al prossimo 31 ottobre e che ancora non è certo se sarà attuato con o senza un accordo tra Londra e l'UE, il gruppo Getlink, che gestisce il tunnel sotto il Canale della Manica, ha chiuso il primo semestre di quest'anno registrando un calo del numero di camion, auto e pullman trasportati dai servizi ferroviari che attraversano il tunnel e un incremento dei passeggeri e del numero di treni merci transitati.
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- Nella prima metà del 2019 attraverso il tunnel sono stati trasportati 810mila camion (-4%), 1,14 milioni di auto (-2%) e 27mila pullman (-1%), con diminuzioni che si sono prodotte nel secondo trimestre quando sono transitati 370mila camion (-12% sul secondo trimestre 2018), 661mila auto (-2%) e 16mila pullman (-2%).
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- Nei primi sei mesi di quest'anno i passeggeri trasportati attraverso il tunnel sono stati 5,30 milioni (+2%) e i treni merci transitati sono stati 1.166 (+10%), con incrementi generati principalmente nel secondo trimestre quando il totale è stato di 2,90 milioni di passeggeri (+3%) e 567 treni merci (+17%).
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- Annunciando oggi i risultati conseguiti dal gruppo nel primo semestre del 2019, Getlink ha specificato che le performance sono state influenzate dalle incertezze determinate dal ritardo nell'attuazione della Brexit (Getlink si prepara ad uno scenario senza accordo) e dal suo impatto sull'economia. Inoltre il gruppo ha precisato che l'attività ha registrato l'effetto negativo del deciso rallentamento degli scambi attraverso la Manica avvenuto nel secondo trimestre e dei blocchi dell'attività causati dagli scioperi dei funzionari doganali francesi avvenuti a marzo, aprile e maggio.
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