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Il gruppo greco Attica ha chiuso il primo semestre con una perdita netta di -11,0 milioni di euro
I ricavi sono aumentati del +24,6%
1 ottobre 2019
Il gruppo armatoriale greco Attica, che opera servizi traghetto con i marchi Superfast Ferries, Blue Star Ferries, Hellenic Seaways (HSW) e Africa Morocco Link (AML), ha chiuso il primo semestre di quest'anno con ricavi pari a 164,0 milioni di euro, con un incremento del +24,6% sulla prima metà del 2018, di cui 117,6 milioni di euro derivanti dalla vendita dei biglietti dei servizi marittimi nazionali greci (+29,5%), 40,5 milioni di euro dalla vendita dei biglietti dei servizi marittimi internazionali (+14,6%), 4,0 milioni di euro prodotti dalle vendite a bordo delle navi impiegate sulle rotte nazionali greche (+16,9%) e 1,9 milioni di euro dalle vendite a bordo delle navi utilizzate sulle rotte internazionali (-7,6%).
Al rilevante incremento del giro d'affari del gruppo ha contribuito l'acquisizione della Hellenic Seaways, compagnia che è entrata nel perimetro di consolidamento della Attica alla fine del mese di maggio del 2018 ( del 28 maggio 2018), motivo per cui Hellenic Seaways ha contribuito per un solo mese ai risultati del primo semestre dello scorso anno rispetto all'intero periodo nel primo semestre del 2019.
Nei primi sei mesi di quest'anno i costi operativi del gruppo si sono attestati a 146,1 milioni di euro, con una crescita del +27,5% alla quale - ha reso noto Attica - hanno contribuito i costi correlati al consolidamento della HSW nonché la prosecuzione del rialzo del costo del bunker che è salito del +11% rispetto alla prima metà del 2018. L'EBITDA è ammontato a 15,5 milioni di euro (+26,2%). Attica ha archiviato i primi sei mesi del 2019 con una perdita netta di -11,0 milioni di euro rispetto ad un utile netto di 8,6 milioni di euro nel primo semestre dello scorso anno.
Nella prima metà del 2019 la flotta di navi del gruppo greco ha trasportato 2,5 milioni di passeggeri (+23,7%), 341mila autovetture private (+22,3%) e 192mila unità di carico (+14,2%).
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