- È saltato l'accordo stipulato lo scorso mese per la cessione dei traghetti Moby Wonder e Moby Aki della Moby al gruppo danese DFDS e per la contestuale vendita da parte di quest'ultima dei traghetti King Seaways e Princess Seaways alla compagnia di navigazione italiana ( del 9 settembre 2019).
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- Annunciando la rescissione dell'intesa, che avrebbe dovuto essere completata nella seconda metà del corrente mese, il gruppo armatoriale nordeuropeo ha specificato che Moby non è stata in grado di rispettare i termini dell'accordo. Da parte sua la Moby, che fa parte del gruppo Onorato Armatori, ha spiegato in una nota alla Borsa di Lussemburgo che «il motivo della cancellazione è che Moby non è stata in grado di consegnare alla DFDS le navi Moby Wonder e Moby Aki libere dai mutui ipotecari concessi da Unicredit in qualità di security agent relativamente ai finanziamenti garantiti della Moby. Moby - prosegue la nota della compagnia di navigazione italiana - ritiene che Unicredit, come security agent, fosse contrattualmente obbligata a fornire il consenso alla liberazione delle ipoteche e intende affrontare formalmente la questione con Unicredit in qualità di security agent e con i suoi prestatori».
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- In una nota alla stampa Moby, ribadendo che «la risoluzione è addebitabile a responsabilità di Unicredit Spa», ha denunciato che «la vicenda è incredibile e ingiustificabile perché Moby ha richiesto, come da prassi, l'assenso alla cancellazione delle ipoteche sin dal 20 settembre 2019 e ad oggi Unicredit non si è neppure degnata di rispondere ufficialmente, limitandosi colpevolmente ad attendere la scadenza dei termini di consegna». Quanto alla formalizzazione della questione con l'istituto bancario, Moby ha chiarito che «agirà in sede giudiziaria nei confronti di Unicredit Spa per ottenere il risarcimento dei gravissimi danni causati da quest'ultima».
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