- Il gruppo giapponese Mitsui E&S, che è attivo principalmente nei settori dell'energia, delle costruzioni navali e delle infrastrutture, ha comunicato ieri una revisione del piano di ristrutturazione aziendale annunciato in primavera con lo scopo di far fronte alla difficile situazione finanziaria in cui versa la società, riesame che prevede un'accelerazione delle misure per risolvere lo stato di crisi e della vendita di asset. Il piano è incentrato su una forte riduzione dell'attività nel settore energetico, ad esempio con il ritiro dai progetti per la costruzione di centrali elettriche in Giappone che richiedono ingenti investimenti iniziali. A tal proposito il gruppo ha reso noto di aver anche stretto accordi di base per la vendita della controllata Mitsui E&S Plant Engineering Inc. e della divisione che si occupa di energia solare, nonché per la vendita dell'area su cui sorge lo stabilimento di Chiba che sarà successivamente presa in affitto. Inoltre il piano include il trasferimento di personale del gruppo che coinvolgerà circa mille lavoratori, di cui circa due terzi usciranno dal gruppo a seguito della prevista vendita di attività.
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- Il processo di ristrutturazione riguarderà anche la divisione navalmeccanica del gruppo, che in precedenza era denominato Mitsui Engineering & Shipbuilding, piano che prevede tra l'altro di rendere indipendente il centro di progettazione navale nel settore commerciale. Il quotidiano economico giapponese “Nikkei” ha annunciato oggi che per rilanciare le attività in questo campo il gruppo Mitsui E&S ha avviato contatti con la connazionale Mitsubishi Heavy Industries (MHI) con lo scopo di concordare una collaborazione volta in particolare ad acquisire ordini per la costruzione di unità navali per la Marina Militare Giapponese. Il progetto prevederebbe il mantenimento in attività degli attuali cantieri navali dei due gruppi e, in particolare, una condivisione del lavoro tra il cantiere navale di Okayama della Mitsui E&S Shipbuilding Co. e il cantiere navale di Nagasaki della MHI.
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- Nel 2013 Mitsui Engineering & Shipbuilding aveva avviato trattative con la connazionale Kawasaki Heavy Industries (KHI) per la fusione delle due aziende, negoziati che tuttavia erano terminati senza alcun esito ( del 23 aprile 2013).
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- Nell'esercizio fiscale annuale 2018, che è terminato lo scorso 31 marzo, Mitsui E&S ha registrato un fatturato netto di 656,5 miliardi di yen (sei miliardi di dollari), in calo del -6,6% sull'esercizio precedente. Il risultato operativo è stato di segno negativo e pari a -59,7 miliardi di yen (-5,2 miliardi nell'esercizio 2017), con un apporto di segno negativo per -8,1 miliardi di yen dalle attività di cantieristica navale. Il risultato economico netto è stato di segno negativo e pari a -62,9 miliardi di yen rispetto ad una perdita di 5,3 miliardi nell'esercizio fiscale 2017. Se nell'esercizio 2018 il valore dei nuovi ordini acquisiti dal gruppo ha registrato una flessione del -38,8% scendendo a 710,1 miliardi di yen, nel solo segmento navalmeccanico è aumentato del +6,3% salendo a 113,1 miliardi di yen.
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