- essendo stato pari a 5,16 milioni di tonnellate rispetto a 5,64 milioni nel periodo luglio-settembre dello scorso anno. L'istituto statistico della Croazia ha reso noto oggi che il 67% del traffico è stato movimentato dai porti di Omisalj, Bakar e Rijeka , dove il traffico ha registrato rispettivamente cali del -29,3% e del -2,3% e un incremento del +36,5% a Rijeka con totali attestatisi a 1,71 milioni di tonnellate, 835mila tonnellate e 891mila tonnellate. Quarto porto nazionale per consistenza del volume delle merci movimentate nel terzo trimestre di quest'anno è Ploce dove il traffico è stato di 789mila tonnellate (+16,7%) seguito dal porto di Spalato con 488mila tonnellate (-23,5%).
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- La riduzione complessiva del traffico delle merci nei porti nazionali è stata determinata da una riduzione del -16,9% delle rinfuse liquide, che rappresentano il 54% del traffico totale, e una contrazione del -16,0% delle rinfuse solide, che costituiscono il 22% del traffico complessivo, mentre le merci in container, che detengono una quota del 16% del totale, hanno segnato una crescita del +34,8%.
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- Nel terzo trimestre di quest'anno il traffico dei passeggeri nei porti croati è stato di 18,85 milioni di persone (+4,9%), di cui 18,2 milioni di passeggeri dei traghetti (+5,0%) e 607mila crocieristi (+0,1%).
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- Nei primi nove mesi del 2019 il traffico complessivo delle merci è ammontato a 15,26 milioni di tonnellate, in calo del -3,5% sullo stesso periodo dello scorso anno, di cui 4,99 milioni di tonnellate movimentate a Omisalj (-22,5%), 2,63 milioni di tonnellate a Ploce (+17,6%), 2,47 milioni di tonnellate a Rijeka (+26,4%), 2,23 milioni di tonnellate a Bakar (-9,7%) e 1,40 milioni di tonnellate a Spalato (-10,0%). Nel periodo il traffico dei passeggeri è stato di 31,13 milioni di persone (+4,8%).
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