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L'India ha aderito alla Convenzione di Hong Kong per un riciclaggio delle navi sicuro e compatibile con l'ambiente
Il segretario generale dell'IMO ha esortato gli altri Stati, in particolare quelli molto attivi nel settore della demolizione navale, a ratificare quanto prima il trattato
29 novembre 2019
Dopo la delibera del governo di Nuova Delhi ( del 26 novembre 2019), oggi nella sede centrale dell'International Maritime Organization (IMO) a Londra, nell'ambito della 31esima assemblea generale dell'organizzazione delle Nazioni Unite, l'India ha sottoscritto la propria adesione all'Hong Kong International Convention for Safe and Environmentally Sound Recycling of Ships del 2009, la convenzione per un riciclaggio delle navi sicuro e compatibile con l'ambiente.
Accogliendo con soddisfazione l'adesione dell'India, che è una delle prime cinque nazioni mondiali attive nel settore della demolizione navale assieme a Bangladesh, Cina, Pakistan e Turchia, il segretario generale dell'IMO, Kitack Lim, ha esortato gli altri Stati, in particolare quelli leader del settore, a ratificare quanto prima il trattato: «quello che accade alle navi alla fine della loro vita - ha sottolineato - è un importante problema globale con rilevanti conseguenze per la sicurezza e per l'ambiente. Raccomando a tutti i Paesi che ancora non lo hanno fatto di ratificare questa importante convenzione in modo tale che possa entrare in vigore ed offrire un quadro normativo globale coerente per questo vitale settore». La Convenzione di Hong Kong, infatti, entrerà in vigore 24 mesi dopo la ratifica da parte di 15 Stati che rappresentano almeno il 40% del tonnellaggio complessivo della flotta mondiale e con un volume massimo annuale di riciclaggio di navi nei dieci anni precedenti non inferiore al 3% del tonnellaggio della flotta degli Stati ratificanti. Con l'adesione dell'India è stato raggiunto il numero richiesto di Stati in quanto il trattato era già stato sottoscritto da Belgio, Congo, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Ghana, Giappone, Malta, Norvegia, Olanda, Panama, Serbia e Turchia. Tuttavia non è ancora stato raggiunto il volume necessario di tonnellaggio e riciclaggio in quanto queste nazioni rappresentano poco più del 30% della stazza lorda mercantile mondiale.
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