- Ieri a Pechino è stato firmato dal presidente dall'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC), Nicola Zaccheo, e dal suo omologo cinese un memorandum di intesa tra l'Italia e la Repubblica Popolare della Cina finalizzato ad ampliare i collegamenti aerei tra i due Stati, a favore dello sviluppo reciproco del turismo e del business.
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- e in particolare: incremento della capacità in termini di frequenze passeggeri fino a 164 voli settimanali per parte, di cui 108 con decorrenza immediata, con un incremento di 28 a partire dalla stagione estiva 2021 e di ulteriori 28 a partire dalla stagione estiva 2022; punti di destinazione liberi nei rispettivi territori; code sharing domestico su tutti i collegamenti nel territorio dell'altra nazione; co-terminalizzazione (possibilità di servire con lo stesso volo più scali dell'altro Paese), ad eccezione delle principali rotte (Pechino-Shanghai, Pechino-Guangzhou e Shanghai-Guangzhou per i vettori italiani; Roma e Milano per le compagnie cinesi); per il trasporto cargo 14 frequenze a settimana con possibilità di operare diritti di traffico di quinta libertà su quattro punti “intermedi” e su quattro punti “oltre”.
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- «L'Italia - ha sottolineato Paola De Micheli, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti - diventa la nazione europea con il numero più alto di collegamenti aerei con la Cina, grazie all'accordo siglato da ENAC con l'aviazione civile cinese. Voglio esprimere la mia soddisfazione per un risultato di grande valore che porterà più turismo e più rotte per il Made in Italy, nella direzione auspicata da tanti operatori commerciali, e che rinsalda i legami tra i due paesi. La natura stessa dell'accordo, che prevede un incremento della capacità e punti di destinazione liberi sui territori, avrà una ricaduta positiva per diversi scali nel nostro paese. Sono certa che il nostro tessuto economico saprà cogliere l'importanza di questa sfida».
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