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Nel 2019 i porti dell'Adriatico Meridionale hanno movimentato 15,45 milioni di tonnellate di merci (+2,1%)
Nel solo quarto trimestre è stato registrato un incremento del +12,6%
5 febbraio 2020
Nel 2019 il sistema di porti amministrato dall'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, che è formato dagli scali di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli, ha movimentato 15,45 milioni di tonnellate di merci, con un incremento del +2,1% sull'anno precedente, di cui 11,36 milioni di tonnellate di carichi allo sbarco (+3,2%) e 4,09 milioni di tonnellate all'imbarco (-1,0%). L'incremento complessivo dei volumi movimentati è stato generato principalmente dal rialzo del +5,0% delle rinfuse secche attestatesi a 5,97 milioni di tonnellate. In lieve crescita anche le merci varie con 6,54 milioni di tonnellate (+0,8%) e analogo valore percentuale, ma di segno negativo, è stato segnato dalle rinfuse liquide con 2,94 milioni di tonnellate (-0,9%). Il traffico dei passeggeri dei traghetti nei porti del sistema è stato di 1,71 milioni di unità (-0,1%) e quello dei crocieristi di 763mila unità (+12,5%).
Lo scorso anno il solo porto di Bari ha movimentato un totale record di 6,10 milioni di tonnellate di merci, con una progressione del +11,1% sul 2018, di cui 4,11 milioni di tonnellate allo sbarco (+17,9%) e 1,99 milioni di tonnellate all'imbarco (-0,6%). Complessivamente le merci varie sono ammontate a 4,13 milioni di tonnellate (+2,5%), di cui 3,42 milioni di tonnellate di rotabili (+3,8%), 666mila tonnellate di carichi containerizzati (-4,3%) con una movimentazione di contenitori pari a 83mila teu (+21,0%) e 48mila tonnellate di altre merci varie (+9,0%). Le rinfuse solide hanno totalizzato 1,96 milioni di tonnellate (+35,0%), incluse principalmente 1,83 milioni di tonnellate di cereali (+40,1%), 75mila tonnellate di prodotti chimici (-34,0%), 33mila tonnellate di minerali, cementi e calci (+4.766,3%) e 20mila tonnellate di prodotti metallurgici (+1,7%). Nel settore dei passeggeri il traffico dei traghetti è stato di 1,19 milioni di persone (+1,0%) e quello dei crocieristi di 675mila persone (+17,8%), di cui 255mila allo sbarco/imbarco (+20,9%) e 420mila in transito (+15,9%). Le auto trasportate dai traghetti sono state 243mila (-1,2%) e i veicoli ro-ro 166mila (+5,0%).
Nel 2019 il traffico movimentato dal porto di Brindisi è stato di 7,46 milioni di tonnellate (-6,1%), di cui 5,71 milioni di tonnellate allo sbarco (-7,0%) e 1,75 milioni di tonnellate all'imbarco (-3,3%). Globalmente le merci varie sono state 2,37 milioni di tonnellate (-0,7%), di cui 2,25 milioni di tonnellate di carichi ro-ro (-4,2%) e 120mila tonnellate di merci convenzionali (+209,8%). Le rinfuse solide sono diminuite del -9,5% a 2,93 milioni di tonnellate, di cui 1,80 milioni di tonnellate di carboni fossili e ligniti (-30,9%), 521mila tonnellate di minerali, cementi e calci (+758,0%), 191mila tonnellate di derrate alimentari, mangimi e oleaginosi (+0,3%), 152mila tonnellate di prodotti metallurgici (+3,6%), 84mila tonnellate di cereali (-15,9%), 28mila tonnellate di prodotti chimici (+66,8%) e 151mila tonnellate di altre rinfuse secche (+31,6%). Le rinfuse liquide sono ammontate a 2,17 milioni di tonnellate (-7,1%, con i prodotti petroliferi raffinati che sono calati del -13,0% a 1,19 milioni di tonnellate, i prodotti petroliferi gassosi, liquefatti o compressi e gas naturale incrementati del +5,8% a 742mila tonnellate e le altre rinfuse liquide diminuite del -9,1% a 229mila tonnellate. Lo scorso anno i passeggeri dei traghetti sono stati 520mila (-2,3%) e quelli delle crociere 86mila (-17,3%). Le auto al seguito dei passeggeri sono state 94mila (+1,6%) e i mezzi ro-ro trasportati dai traghetti 116mila (-5,0%).
Lo scorso anno il traffico delle merci nel porto di Barletta è stato di 805mila tonnellate (-8,2%), in quello di Manfredonia è stato di 569mila tonnellate (+29,3%) e in quello di Monopoli di 518mila tonnellate (+34,3%).
Nel solo quarto trimestre del 2019 il sistema dei porti dell'Adriatico Meridionale ha movimentato 4,11 milioni di tonnellate di merci, con una crescita del +12,6% sul periodo ottobre-dicembre dell'anno precedente, di cui 3,11 milioni di tonnellate di carichi allo sbarco (+17,1%) e 999mila all'imbarco (+0,7%). Il solo porto di Bari ha movimentato 1,53 milioni di tonnellate di merci (+13,3%), tra cui principalmente 844mila tonnellate di rotabili (+6,2%), 535mila tonnellate di rinfuse solide (+43,9%) e 146mila tonnellate di merci containerizzate (-9,2%). A Brindisi il traffico totale è stato di 2,03 milioni di tonnellate (+9,4%), incluse 918mila tonnellate di rinfuse solide (+39,5%), 550mila tonnellate di rotabili (-7,4%) e 521mila tonnellate di rinfuse liquide (-9,6%).
Commentando i dati dei volumi di traffico movimentati nel 2019 dai porti del sistema, il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi, ha spiegato che «nel porto di Barletta il calo dei traffici è connesso alla limitazione della infrastruttura, e pertanto i dragaggi, l'abbattimento dei silos e la connessa riqualificazione della banchina, la manutenzione straordinaria delle banchine operative, lo spostamento dei depositi di carburante e la nuova stazione per le crociere, tutte opere in corso di cantierizzazione, permetteranno di recuperare, a breve, cospicui volumi di traffico. Per Brindisi, che soffre una crisi connessa al mutamento del ciclo produttivo della centrale Enel - ha aggiunto Patroni Griffi - è invece necessario assecondare, attraverso una decisa infrastrutturizzazione, l'evoluzione dello scalo, conformemente alla propria storica vocazione, in una prospettiva polifunzionale: turistica, industriale e gateway commerciale. Le opere programmate, i cui tempi di realizzazione, grazie alla condivisa programmazione con tutti gli stakeholders pubblici e privati, nonché alla attenzione dichiarata del governo, dovrebbero subire una forte accelerazione, ci consentiranno di rendere lo scalo strategico, competitivo e all'avanguardia nei mercati nazionali e internazionali. Tra le opere strategiche per Brindisi - ha specificato il presidente dell'AdSP - si ricordano gli escavi e la struttura per il contenimento dei sedimenti; l'acquisto della stazione marittima privata e dei piazzali attigui, da riqualificarsi; la realizzazione di infrastrutture leggere a supporto del traffico extra Schengen, la project review - al fine di poter gestire efficientemente anche il traffico con l'Albania - e l'indizione del relativo appalto per la realizzazione del terminal passeggeri Le Vele; la realizzazione di un pontile a briccole e la ristrutturazione lato mare della ex stazione marittima. Le predette opere trovano copertura in finanziamenti a radice comunitaria afferenti ai programmi operativi interregionali, nazionali e regionali 2014/2020 e nell'Interreg Greece/Italy, e pertanto l'accelerazione della loro esecuzione è necessaria anche ad elidere il, concreto, rischio del definanziamento».
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