- La Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica (Confetra) chiede al governo che, nell'ambito dei provvedimenti per affrontare l'emergenza per la diffusione del coronavirus, fornisca indicazioni chiare a salvaguardia dei lavoratori delle aziende che rappresenta. Al termine dell'incontro odierno con la ministra alle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, il presidente di Confetra, Guido Nicolini, ringraziando De Micheli per la pronta convocazione ed anche i ministri Amendola e Speranza, ha specificato che la Confederazione ha rinnovato la propria richiesta: «non vogliamo - ha specificato Nicolini - passare per allarmisti, né siamo interessati a rivendicare il ruolo dei profeti di sventura. Ma - ha aggiunto - sono settimane che ripetiamo a Palazzo Chigi, inascoltati, che serve un disciplinare chiaro a tutela dei lavoratori del nostro settore».
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- «Siamo - ha ricordato Nicolini -il settore labour intensive per eccellenza, con 100 mila imprese per circa un milione e mezzo di lavoratori: autotrasportatori, macchinisti, driver, corrieri, portuali, handler, magazzinieri. Lavoratori che, per mestiere, spostano cose, trasferiscono merce, viaggiano. Spesso si lavora in squadre, come i portuali, o si entra e si esce da fabbriche, impianti, negozi, case per ritirare o consegnare merci. Mi pare intuitivo che, in un contesto di divieti e limitazioni draconiane alla mobilità, il nostro sia il settore più colpito e a rischio cortocircuito. E, infatti, sta avvenendo, in tutta Italia e in tutti i segmenti, con scioperi, blocchi, messe in malattia e disservizi vari che riguardano porti, consegne, magazzini, autotrasporto, cargo ferroviario».
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- «Il rischio - ha sottolineato il presidente di Confetra - è che il tanto temuto lock down totale possa avverarsi de facto. La ministra ci ha garantito che, previo ulteriore rapido confronto con le parti sociali, il tema sarà affrontato e risolto nelle prossime ore. Abbiamo anche ribadito alla ministra che, nell'imminente decreto del presidente del Consiglio dei ministri economico, la filiera della logistica e del trasporto merci deve assolutamente essere considerata tra quelle più colpite».
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