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ICS e IAPH chiedono ai governi di fare di tutto per mantenere l'efficienza e la sicurezza della supply chain mondiale
Platten: senza il trasporto sicuro ed efficiente di cibo, di forniture mediche, di materie prime e di carburanti le nazioni potrebbero trovarsi in una situazione ancora più difficile di quella che tutti stiamo affrontando
24 marzo 2020
L'International Chamber of Shipping (ICS) e l'International Association of Ports and Harbors (IAPH), le associazioni internazionali che rappresentano armatori e operatori marittimi e oltre 200 porti di tutto il mondo, hanno invitato i leader del gruppo del G20 ad adottare rapidamente misure per salvaguardare la catena logistica globale dall'impatto della diffusione del virus Covid-19. «In questo momento di crisi globale - hanno scritto ICS e IAPH in una lettera aperta - è più importante che mai mantenere aperte le catene di approvvigionamento, gli scambi per via marittima e i trasporti. È quindi della massima importanza che la leadership del G20 richieda un approccio coordinato da parte dei governi, lavorando in collaborazione con l'International Maritime Organization e con l'Organizzazione Mondiale della Sanità e altre agenzie pertinenti».
Nella lettera ICS e IAPH ricordano che «il 90% degli scambi commerciali globali sono movimentati dallo shipping, che trasporta i prodotti alimentari, l'energia e le materie prime di tutto il mondo, così come prodotti e componenti, tra cui forniture sanitarie di vitale importanza e molti prodotti venduti nei supermercati, articoli che - per la complessità delle catene di approvvigionamento - sono necessari per la salvaguardia di molti posti di lavoro nel settore manifatturiero, senza i quali la società moderna semplicemente non può funzionare».
«Il trasporto marittimo - ha commentato il segretario generale dell'ICS, Guy Platten, spiegando le motivazioni dell'invio della lettera - è la linfa vitale del mondo. Senza il trasporto sicuro ed efficiente di cibo, di forniture mediche, di materie prime e di carburanti le nazioni potrebbero trovarsi in una situazione ancora più difficile di quella che tutti stiamo affrontando. Abbiamo bisogno che le nazioni, guidate dal G20, lavorino assieme per adottare limitazioni coordinate piuttosto che scollegate al fine di proteggere tutti noi dal Covid-19. Per il settore marittimo globale abbiamo bisogno di linee guida pragmatiche, armonizzate e basate su dati scientifici che garantiscano la consegna sicura delle merci sulle quali tutti dovremo fare affidamento nei prossimi mesi. Questa è una richiesta semplice, che può portare benefici a tutti».
«Anche se il primario obiettivo della salvaguardia della salute pubblica non deve in alcun modo essere messo a rischio - ha aggiunto il direttore generale dell'IAPH, Patrick Verhoeven - i porti devono rimanere pienamente operativi, con tutti i loro consueti servizi in funzione, assicurando la completa efficienza della supply chain. I governi dovrebbero sostenere il trasporto marittimo, i porti e gli operatori del trasporto facendo tutto il possibile per consentire il trasporto delle merci da e per i porti in modo che alimenti, medicine ed altre forniture vitali continuino a raggiungere le persone in tutto il mondo».
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