- Nel primo trimestre di quest'anno il valore dei nuovi ordini acquisiti dal gruppo finlandese Cargotec, che produce mezzi di movimentazione e sollevamento, ha registrato una notevole diminuzione del -24% scendendo a 781 milioni di euro rispetto ad oltre un miliardo di euro nel corrispondente periodo del 2019. Particolarmente consistente è risultata la flessione delle nuove commesse nei confronti del marchio Kalmar, specializzato nel segmento dei veicoli e delle gru per i settori portuale, intermodale, logistico e industriale, che hanno totalizzato un valore di 334 milioni di euro (-35%). In diminuzione anche gli ordini per il marchio Hiab, che commercializza gru per i comparti delle costruzioni, del trasporto e dell'industria, attestatisi a 296 milioni di euro (-13%) e gli ordini al marchio MacGregor, che commercializza mezzi di movimentazione e sistemi per navi e impianti offshore, attestatisi a 151 milioni di euro (-8%).
-
- Al 31 marzo scorso il valore del portafoglio ordini del gruppo risultava pari a pù di 1,9 miliardi di euro, in calo del -7% sul 31 marzo 2019, di cui 952 milioni per Kalmar (-9%), 396 milioni per Hiab (-3%) e 591 milioni per MacGregor (-7%).
-
- Nei primi tre mesi di quest'anno il fatturato del gruppo è risultato stabile, essendo stato pari a 858 milioni di euro, con un apporto di 404 milioni da Kalmar (+1%), di 302 milioni da Hiab (-5%) e di 153 milioni da MacGregor (+10%). L'utile operativo di gruppo è stato di 26,5 milioni di euro, di cui 24,1 milioni generati da Kalmar (-23%), 28,4 milioni da Hiab (-15%) e con apporto di segno negativo per -8,1 milioni da MacGregor (-0,7 milioni nel primo trimestre 2019). Cargotec ha archiviato i primi tre mesi del 2020 con un utile netto di 11,3 milioni di euro (-63%).
-
- L'amministratore delegato del gruppo finlandese, Mika Vehviläinen, ha sottolineato che l'emergenza sanitaria per il Covid-19 ha avuto un forte impatto sui risultati del primo trimestre del 2020: «all'inizio dell'anno - ha spiegato - la pandemia ha rallentato le nostre attività in Cina dato che le fabbriche hanno dovuto confrontarsi con una diminuzione della capacità e con una minore disponibilità di componenti. Tuttavia - ha precisato - la situazione è migliorata verso la fine del trimestre. A gennaio e febbraio - ha aggiunto Vehviläinen - la situazione di mercato in Europa e nelle Americhe, che sono i nostri principali mercati, sembrava essere accettabile, ma alla fine di marzo lo stato dei mercati si è sostanzialmente deteriorato. Da allora l'aumento dell'incertezza dei mercati e le azioni dei governi per contenere la pandemia hanno rallentato il processo decisionale dei clienti e hanno influenzato negativamente ordini e consegne».
-
- «Per ridurre al minimo gli effetti della pandemia di coronavirus - ha aggiunto Vehviläinen illustrando per sommi capi le iniziative che Cargotec ha adottato per affrontare la crisi - abbiamo avviato misure per adeguare la nostra struttura dei costi. Gli impiegati, ovvero circa 6mila dipendenti, sono passati ad una settimana lavorativa di quattro giorni con una corrispondente riduzione delle retribuzioni, in base alle normative locali. Dal primo aprile, e fino a nuovo avviso e con il loro consenso, gli stipendi del management sono stati ridotti del 20%. Abbiamo anche ridotto - ha specificato - il ricorso a servizi esterni e ridotto al minimo i viaggi».
|