- Nel primo trimestre di quest'anno i ricavi della finlandese Konecranes, gruppo che produce mezzi di movimentazione e sollevamento, sono stati pari a 769,6 milioni di euro, con un incremento del +1,5% sullo stesso periodo del 2019 a cui ha contribuito la recente acquisizione dell'intero controllo della MHE-Demag ( del 9 dicembre 2019), di cui 252,6 milioni di euro di ricavi generati dalle sole vendite di gru per il settore portuale (+4,5%). L'utile operativo è ammontato a 7,8 milioni di euro (-71,4%), con un apporto dal settore dei mezzi portuali di segno negativo e pari a -3,4 milioni di euro rispetto ad un utile operativo di 8,8 milioni di euro nei primi tre mesi dello scorso anno. L'azienda ha specificato che la differenza del risultato operativo rispetto allo scorso anno è dovuta anche al livello particolarmente elevato del risultato del 2019 che è stato prodotto dall'ordine per la fornitura di gru automatizzate e di sistemi software destinati al nuovo porto israeliano di Hadarom. Konecranes ha chiuso il primo trimestre del 2020 con un utile netto di 11,5 milioni di euro (-12,9%).
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- Nei primi tre mesi di quest'anno il gruppo ha acquisito nuovi ordini per un valore di 737,0 milioni di euro, con un calo del -13,1%, di cui 243,2 milioni di euro di commesse per mezzi portuali (-26,3%). Il valore dell'orderbook al 31 marzo scorso era di 1,96 miliardi di euro, in crescita del +4,5% sul 31 marzo 2019, di cui 949,9 milioni di euro nel segmento dei mezzi portuali (-5,4%).
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- Il presidente e amministratore delegato del gruppo finlandese, Rob Smith, ha evidenziato l'impatto che la pandemia ha avuto e sta avendo sull'attività della Konecranes: «nel primo trimestre - ha spiegato - molti clienti di Konecranes hanno limitato l'accesso ai loro siti, compromettendo la nostra capacità di eseguire lavori in loco e rendendo particolarmente difficoltosa la consegna e l'installazione di nuove attrezzature e l'effettuazione di attività di assistenza in loco. Se il nostro fatturato è aumentato lievemente rispetto allo scorso anno a causa dell'inclusione della MHE-Demag di nostra recente acquisizione, la crescita organica del fatturato rispetto allo scorso anno è diminuita del -1,3% circa. Prevediamo - ha annunciato Smith - che nel secondo trimestre di quest'anno l'impatto sul fatturato del coronavirus sarà particolarmente negativo».
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- «Anche le nostre attività - ha proseguito Smith - sono state colpite dalla pandemia. Le consegne di materiali sono diventate più difficoltose. Inoltre, durante alcuni periodi del primo trimestre, l'attività in alcune delle nostre fabbriche è stata interrotta. Alla fine di aprile le nostre fabbriche in India, Malaysia, Filippine e Sudafrica sono state chiuse. Ora come ora ci aspettiamo che l'impatto di questi fermi sulle nostre attività di fornitura globali sarà limitato poiché le nostre fabbriche europee di componenti hanno continuato a funzionare senza interruzioni».
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- Circa l'evoluzione della domanda, il presidente e CEO dell'azienda finlandese ha confermato che «la pandemia sta influenzando la domanda di prodotti e servizi della Konecranes. Nel primo trimestre - ha specificato - l'acquisizione di ordini del gruppo, inclusa la MHE-Demag, è calata del 13% circa su base annua. Se l'impatto del coronavirus è stato particolarmente evidente sulle nostre attività per l'industria, la flessione nella business area Port Solutions è stata causata principalmente dalla rilevante commessa per mezzi automatizzati destinati al nuovo sito di Hadarom registrata nel primo trimestre del 2019, rendendo difficile il confronto anno su anno. A causa della crisi - ha precisato ancora Smith - nel secondo trimestre prevediamo una conseguente riduzione degli ordini in tutte e tre le nostre aree di business».
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