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Nei primi tre mesi di quest'anno i ricavi di Fincantieri sono diminuiti del -4,5%
L'EBITDA è ammontato a 72 milioni di euro (-21,7%). Il valore dei nuovi ordini è calato del -95,4%
15 maggio 2020
Nei primi tre mesi di quest'anno i ricavi del gruppo navalmeccanico Fincantieri sono diminuiti del -4,5% scendendo a 1,31 miliardi di euro rispetto a 1,37 miliardi nello stesso periodo del 2019. L'EBITDA è ammontato a 72 milioni di euro (-21,7%). Il valore dei nuovi ordini acquisiti dall'azienda nel primo trimestre del 2020 è stato di 294 milioni di euro, con una diminuzione del -95,4% rispetto a 6,46 miliardi di euro nel primo trimestre dello scorso anno.
Nel solo segmento delle costruzioni navali i ricavi hanno totalizzato 1,13 miliardi di euro (+1,3%), di cui 830 milioni nel settore delle navi da crociera (+0,5%) e 303 milioni in quello delle navi militari (+4,1%). L'EBITDA è stato di 72 milioni di euro (-12,2%). Nei primi tre mesi di quest'anno i nuovi ordini nel segmento Shipbuilding sono risultati pari a 83 milioni di euro (-98,7%).
Nel comparto Offshore e navi speciali i ricavi sono stati di 126 milioni di euro (-37,9%) e l'EBITDA è stato di segno negativo per -1 milioni di euro rispetto ad un EBITDA positivo per 1 milione nel primo trimestre del 2019. La divisione ha acquisito nuovi ordini per 116 milioni di euro (+197,4%).
La divisione Sistemi, componenti e servizi ha concluso il primo trimestre del 2020 con ricavi pari a 205 milioni di euro (+20,6%), con un EBITDA di 12 milioni di euro (-33,3%) e con nuovi ordini per un totale di 157 milioni di euro (-6,5%).
Relativamente all'impatto sull'attività dell'azienda delle misure assunte dai governi per contenere la pandemia di Covid-19, misure che hanno comportato per Fincantieri la sospensione delle attività dei cantieri e degli stabilimenti italiani a partire dal 16 marzo scorso, l'azienda ha precisato che gli effetti economici negativi derivanti dagli impatti dalla diffusione del virus Covid-19 non sono ricompresi nei risultati operativi del gruppo, bensì negli oneri estranei alla gestione ordinaria e che al 31 marzo 2020 l'impatto di tali oneri, sulla base delle stime ad oggi effettuate, è pari a circa 23 milioni di euro e si riferisce principalmente al mancato assorbimento dei costi fissi per i minori volumi sviluppati nel trimestre e alle spese per garantire la salute e sicurezza del personale.
Inoltre Fincantieri ha specificato che i volumi produttivi del trimestre risentono della sospensione delle attività dei cantieri e degli stabilimenti italiani del gruppo, in ottemperanza alle indicazioni delle autorità governative, a partire dal 16 marzo 2020. Per le attività italiane del gruppo - ha spiegato Fincantieri - si evidenzia una riduzione di circa il 20% in termini di giorni lavorati nel trimestre 2020 rispetto all'analogo periodo 2019 e di volumi di produzione rispetto a quelli previsti. La sospensione delle attività produttive non ha invece interessato i cantieri della controllata VARD (Norvegia, Romania e Vietnam) anche in quanto le autorità governative locali non hanno disposto la chiusura delle attività produttive. Inoltre Fincantieri ha precisato che le attività per la difesa considerate “essential business” e l'espressa richiesta da parte dell'US Navy hanno consentito ai cantieri americani della controllata FMG il prosieguo ininterrotto della produzione.
Fincantieri ha reso noto inoltre che, al fine di tutelare il carico di lavoro acquisito e nell'ottica di rispondere alle esigenze dei propri clienti, l'azienda sta vagliando, in piena collaborazione con le società armatrici, la revisione delle date di consegna delle unità in portafoglio e le conseguenti dilazioni degli incassi relativi alle rate di consegna e di quelle in corso di costruzione. La revisione dei tempi di consegna - ha precisato Fincantieri - sarà condizionata anche dalla effettiva capacità di risposta dell'indotto e dal piano di ripresa a pieno regime delle attività produttive.
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