- Nei giorni scorsi la Commissione Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare del Parlamento europeo ha deliberato a favore dell'inclusione delle emissioni di anidride carbonica prodotte dall'industria dello shipping nel sistema dell'Unione Europea di scambio di emissioni di gas ad effetto serra (ETS) ( del 7 luglio 2020). In attesa del pronunciamento sulla questione dall'assemblea plenaria del Parlamento di Strasburgo, atteso a metà settembre, a cui seguiranno trattative con gli Stati membri per definire la forma finale della normativa, la Finlandia, nazione i cui scambi commerciali con l'estero dipendono in maniera sostanziale dal trasporto marittimo, ha iniziato a valutare quali potranno essere gli effetti dello scambio di quote di emissioni nel settore dello shipping.
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- Un primo specifico studio, che è stato realizzato dall'Università di Turku e dall'Istituto Meteorologico Finlandese, evidenzia che l'impatto dell'introduzione dello scambio dei quote di emissioni sulle emissioni del trasporto marittimo dipenderà in modo significativo dal modo in cui sarà attuato e dal livello dei prezzi delle quote di emissioni, prezzo di compravendita delle quote (equivalenti ad una tonnellate di CO2) che negli ultimi anni è notevolmente diminuito per tornare a rialzarsi nell'ultimo biennio. Tra la metà del 2008 e la metà di quest'anno il prezzo più elevato è stato raggiunto il 22 luglio 2019 con 29,03 euro e il più basso il 22 aprile 2013 con 2,97 euro.
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- Lo studio sottolinea, in particolare, che le emissioni del trasporto marittimo dipendono dal tipo di nave che le produce, e ciò significa una notevole variazione delle emissioni e, di conseguenza, una sensibile differenza degli effetti sui costi a carico delle compagnie di navigazione e dei noleggiatori di navi. Il rapporto evidenzia anche il rischio, connesso allo scambio di quote di emissioni su base regionale, che le emissioni vengano tenute al di fuori del sistema ETS.
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- Lo studio rileva inoltre che, se attuato in maniera corretta, il sistema di scambio di emissioni può creare un mercato significativo per le tecnologie volte alla riduzione delle emissioni delle navi.
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