Circa 850 passeggeri che erano a bordo di una nave di Costa Crociere a cui lo scorso marzo è stato impedito di attraccare in diversi porti di Trinidad e Tobago, Grenada, Barbados e Santa Lucia a causa dei contagiati da coronavirus a bordo dell'unità hanno intentato una class action contro la compagnia crocieristica italiana del gruppo statunitense Carnival Corporation. Lo ha reso noto l'agenzia di stampa “Agence France-Presse”, spiegando che l'avvocato Philippe Courtois dello studio legale parigino Courtois Lebel ha reso noto che è stata intentata una causa collettiva con 180 denunce, che includono l'omicidio colposo.
Secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa francese, non potendo approdare in alcun scalo portuale tra il 6 e 13 marzo scorsi l'equipaggio della nave avrebbe incoraggiato i passeggeri ad utilizzare i negozi, le terme, i ristoranti e i casinò a bordo della nave senza porre in atto misure sanitarie sufficienti e informandoli che a bordo erano presenti possibili contagiati, cosa che - ha dichiarato l'avvocato all'AFP - hanno appreso solo dai media locali.
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore