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Nel secondo trimestre il traffico nel porto di Amburgo è diminuito del -16,0%
I container sono stati pari a circa 1,9 milioni di teu (-19,5%)
21 agosto 2020
Il traffico delle merci nel porto di Amburgo è risultato in calo per il terzo trimestre consecutivo. Dopo la flessione del -5,0% segnata nell'ultimo trimestre del 2019 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e dopo la diminuzione del -8,1% registrata nel primo trimestre del 2020, infatti, nel periodo aprile-giugno di quest'anno il trend negativo, a causa principalmente dell'impatto sulle attività portuali della pandemia di Covid-19, si è ulteriormente acuito essendo stata riportata una contrazione del -16,0% con 29,3 milioni di tonnellate movimentate rispetto a 34,9 milioni di tonnellate nel secondo trimestre del 2019.
La riduzione dei volumi di merci nel secondo trimestre di quest'anno è stata generata dal calo del traffico in tutti i segmenti merceologici. Il minore impatto negativo è stato accusato dalle rinfuse liquide che, con 3,1 milioni di tonnellate, sono diminuite del -3,1%. Più accentuata la flessione delle altre rinfuse che hanno totalizzato 6,2 milioni di tonnellate (-13,9%), di cui 2,1 milioni di tonnellate di rinfuse polverose (-61,5%) e 4,1 milioni di tonnellate di carichi movimentati con benna (-30,5%).
Nel settore delle merci varie il totale è stato di 20,0 milioni di tonnellate (-18,4%), incluse 19,7 milioni di tonnellate di merci containerizzate (-18,2%) realizzate con una movimentazione di container pari a circa 1,9 milioni di teu (-19,5%) e 250mila tonnellate di merci convenzionali (-30,6%). La contrazione del traffico dei container è stata determinata dalla riduzione del -19,8% dei contenitori pieni, scesi a 1,7 milioni di teu, mentre quelli vuoti sono cresciuti del +25,0% a 300mila teu. Inoltre la flessione è stata prodotta più dai container in importazione ed esportazione, che hanno totalizzato 1,2 milioni di teu (-21,6%), che da quelli in trasbordo, che sono ammontati a 700mila teu (-15,7%).
Nel secondo semestre del 2020 le merci complessivamente sbarcate nel porto tedesco si sono attestate a 16,1 milioni di tonnellate (-20,7%), mentre quelle imbarcate sono state 13,2 milioni di tonnellate (-10,2%).
Nel primo semestre di quest'anno il porto di Amburgo ha movimentato un totale di 61,2 milioni di tonnellate di carichi, con un calo del -12,0% sulla prima metà del 2019, di cui 33,7 milioni di tonnellate allo sbarco (-16,3%) e 27,5 milioni di tonnellate all'imbarco (-6,1%).
Globalmente nei primi sei mesi del 2020 sono state movimentate 18,7 milioni di tonnellate di rinfuse (-11,7%), di cui 5,8 milioni di tonnellate di rinfuse liquide (-10,8%), 4,1 milioni di tonnellate di carichi polverosi (+32,3%) e 8,8 milioni di tonnellate di rinfuse movimentate con benna (-23,5%). Le merci varie sono ammontate a 42,5 milioni di tonnellate (-12,2%), di cui 550mila tonnellate di merci convenzionali (-24,7%) e 41,9 milioni di tonnellate di merci in container (-12,0%) realizzate con una movimentazione di contenitori pari a 4,1 milioni di teu (-12,4%), inclusi 3,6 milioni di teu pieni (-12,6%) e 500mila vuoti (-7,4%) e con un traffico di import/export che è stato pari a 2,6 milioni di teu (-11,3%) e con 1,5 milioni di teu di traffico di transhipment (-13,3%). L'Autorità Portuale di Amburgo ha reso noto che il traffico containerizzato con la Cina, che è il principale partner commerciale del porto tedesco, è diminuito complessivamente del -16,4% e sono state registrate anche significative riduzioni del traffico dei container con Russia (-14,9%), Svezia (-13,3%), Corea del Sud (-14,4%), Danimarca (-2,7%) e Polonia (-10,5%). In crescita, invece, il traffico dei container con Stati Uniti (+1,7%), Singapore (+5,5%), Regno Unito (+39,0%) e Malaysia (+1,7%).
Commentando la riduzione del traffico delle merci movimentate ad Amburgo nei primi sei mesi di quest'anno, l'amministratore delegato della Port of Hamburg Marketing, Axel Mattern, ha evidenziato che «tuttavia il calo del traffico nel primo semestre causato dalla pandemia ha gravemente colpito tutti i porti del Nord Europa. A causa dell'indebolimento dell'economia mondiale e di interruzioni o di notevoli ritardi nella supply chain globale - ha aggiunto - come previsto l'impatto si è rivelato più rilevante nel secondo trimestre rispetto ai primi tre mesi». Circa le prospettive per i prossimi mesi, l'altro amministratore delegato della Port of Hamburg Marketing, Ingo Egloff, ha sottolineato che «negli ultimi mesi si è verificata una normalizzazione delle partenze delle navi. Con le economie della Cina e dell'Europa che sono in graduale ripresa - ha spiegato - sono fiducioso che sia stato già raggiunto il punto più basso della flessione del traffico delle merci marittime causato dalla pandemia e che assisteremo ad una prima notevole ripresa e ad un miglioramento della situazione entro la fine dell'anno». Egloff ha però precisato che ci vorrà del tempo prima di tornare ai livelli pre-crisi, anche perché queste prospettive non tengono conto degli effetti delle guerre commerciali in corso, delle sanzioni e dello scoppio di focolai di pandemia in altre parti del mondo.
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