- La prima Zona Economica Speciale nell'ambito della ZES Adriatica Interregionale Puglia-Molise sarà realizzata a Brindisi e sarà una zona franca portuale che disporrà di un'estensione di circa 40 ettari, nell'area di Capobianco, nel porto esterno. È stato reso noto in occasione dell'insediamento del comitato di indirizzo della ZES interregionale avvenuto mercoledì nella sala conferenze della sede di Bari dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale.
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- In apertura dei lavori il comitato ha adottato il regolamento di funzionamento già varato per la ZES Ionica. Successivamente sono stati istituiti due gruppi di lavoro: uno per il kit localizzativo, indicato nel piano strategico (un pacchetto di misure relative alle imposte locali e alle semplificazioni di competenza, come esenzione IMU, TASI, TARI) che avrà il compito di interfacciarsi con i comuni ricadenti nella zona economica speciale per individuare e contrattualizzare le forme incentivanti individuate; l'altro per la redazione di una legge regionale che contempli le semplificazioni previste dalle ZES. Entrambi i progetti saranno predisposti entro due mesi, nel frattempo i consorzi Asi, gli interporti, i gestori dei nodi logistici dei retroporti di Manfredonia, Bari e Termoli dovranno presentare la proposta di perimetrazione per le zone franche.
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- La prima zona franca sorgerà a Brindisi, con formalizzazione entro 60 giorni ed istituzione entro i 60 giorni successivi. «L'abbiamo chiamata - ha spiegato il presidente dell'AdSP dell'Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi - la ZES del Sole, come la Città del Sole di Campanella, totalmente sfrondata, però, dai contorni utopistici dati dal filosofo. Vogliamo creare un ambiente ospitale per le imprese: autorizzazione unica per opere ed attività pubbliche e private, termini ridotti, semplificazione doganale, sospensione dell'Iva, esenzione dai dazi, e anche per la manifattura. In questo momento, peraltro, gioviamo del Recovery Fund, stanziato dalla UE per far fronte al dissesto economico e sociale causato dalla pandemia. Tra le priorità indicate per l'utilizzo delle risorse, infatti, vi è anche l'implementazione e l'accelerazione del “Quadrilatero ZES” (le ZES regionali e interregionali che si sviluppano intorno ai grandi porti di Bari, Brindisi, Taranto, Gioia Tauro, Napoli, Salerno). Abbiamo 120 giorni di tempo, quindi, per predisporre tutto e per far divenire, finalmente realtà la nostra ZES».
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