- Durante il lockdown «il popolo del trasporto e della logistica ha operato incessantemente in silenzio, ma tale silenzio non deve essere confuso per mancanza di necessità». Lo ha sottolineato il presidente di ALIS - Associazione Logistica delll'Intermodalità Sostenibile, Guido Grimaldi, in occasione della riunione di ieri a Roma del consiglio direttivo dell'organizzazione.
-
- «Nonostante le numerose difficoltà incontrate dal nostro settore sul piano operativo ed economico - ha ricordato Grimaldi - le nostre aziende non si sono mai fermate e, anche dal punto di vista delle iniziative associative, ALIS ha continuato ad aggregare attorno ad un progetto serio e sempre più di riferimento dell'intera filiera logistica». «Oggi il nostro Paese, e di conseguenza anche il settore del trasporto e della logistica - ha proseguito il presidente dell'associazione - hanno una grande opportunità, ovvero quella di rilanciare l'economia attraverso l'attuazione del Recovery Fund, con il quale sono stati destinati all'Italia circa 209 miliardi di euro. ALIS, anche in considerazione delle criticità finanziarie affrontate dalle aziende e dei dati occupazionali recentemente pubblicati dall'ISTAT, che destano preoccupazione soprattutto in riferimento alle crescenti percentuali di disoccupazione tra i giovani e al Sud, ha il dovere di presentare al governo un documento contenente le principali proposte per il rilancio del nostro settore». Piano di proposte - ha annunciato Grimaldi - che ALIS presenterà all'esecutivo nei prossimi giorni. «Stiamo infatti lavorando, grazie anche ai contributi dei soci e al fine di supportare le istituzioni nella redazione del Recovery Plan - ha spiegato - alla redazione di questo importante documento contenente un piano strutturato e dettagliato per individuare le priorità essenziali al rilancio e al supporto di tutte le aziende e per evitare quindi enormi rischi sul lato occupazionale e su quello della competitività. Dobbiamo puntare ad ottenere misure concrete per le imprese per consentire agli operatori italiani di usufruire di infrastrutture nazionali sicure, moderne e sostenibili nonché di poter contare su strumenti efficaci in termini occupazionali e contributivi, come la riduzione dei costi del lavoro e l'istituzione di un credito d'imposta dedicato».
-
- Ribadendo che il fatto che il settore del trasporto e della logistica è stato operativo durante il lockdown non significa che non abbia subito l'impatto negativo della crisi, Grimaldi ha evidenziato che, «al contrario, le difficoltà riscontrate dagli operatori del settore sono molteplici e abbiamo oggi sintetizzato in linee guida, presentate al vicepresidente della Camera dei deputati, Ettore Rosato, cinque proposte strategiche per salvare e sostenere le imprese attraverso l'incremento degli incentivi rivolti all'intermodalità e misure a favore della detassazione e della decontribuzione, tra le quali il rifinanziamento di Marebonus e Ferrobonus per un ulteriore triennio, fino al 2023, così come l'aumento delle dotazioni finanziarie per gli incentivi all'autotrasporto al fine di ringiovanire il parco veicolante».
- «C'è - ha rilevato da parte su il vicepresidente della Camera, al quale sono state affidate le conclusioni - l'errata percezione che chi ha lavorato durante il lockdown si sia arricchito, mentre bisognerebbe esprimere una profonda gratitudine nei confronti dello sforzo fisico e civico compiuto dai lavoratori del trasporto e della logistica e delle imprese che hanno invece lavorato in perdita. Da questa emergenza - ha precisato Rosato - deve però derivare una grande occasione: il rilancio della logistica, direttamente collegata allo sviluppo infrastrutturale che nel nostro Paese è ormai bloccato da troppi anni. ALIS rappresenta un comparto molto importante per l'economia italiana, dove sarebbe opportuno evitare l'erogazione di finanziamenti a pioggia ma, al contrario, stanziare risorse strutturate e specifiche per migliorare il Sistema Paese. Il governo ha un approccio concreto nei confronti di temi così rilevanti come quelli da voi sollevati oggi ed evidenziati nel documento con le linee guida per il rilancio del settore: ora sta a noi non riporlo in un cassetto ma, anzi, considerare davvero le istanze provenienti da chi opera ogni giorno per il bene del Paese - un'Italia nella quale ripongo piena fiducia - ed impegnarci anche per ridurre una burocrazia troppo spesso invadente più che decidente, al fine di poter costruire un futuro migliore per i nostri figli».
|