- Il Comune e l'Autorità Portuale di Rotterdam hanno deciso di accelerare i programmi per consentire alle navi che approdano nello scalo portuale della città olandese di spegnere i generatori diesel di bordo utilizzati per generare energia elettrica grazie all'installazione sulle banchine di apparecchiature per connetterle con la rete elettrica terrestre. L'obiettivo è di utilizzare questo sistema per una quota significativa di navi entro il 2030.
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- Secondo le previsioni, questa nuova strategia dovrebbe richiedere un investimento complessivo di circa 125 milioni di euro, di cui la maggior parte coperti dalle aziende coinvolte, dal Comune e dall'Autorità Portuale, mentre circa 50 milioni di euro dovranno essere coperti da finanziamenti pubblici.
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- Le due istituzioni si sono accordate per avviare, nel corso dei prossimi cinque anni, una serie di progetti di cold ironing e nel 2025 di adeguare la loro strategia per fornire energia elettrica da terra alle navi sulla base delle esperienze acquisite con questi progetti. L'amministratore delegato della Port of Rotterdam Authority, Allard Castelein, ha specificato che saranno realizzati da otto a dieci progetti per diverse tipologie di navi marittime e queste iniziative saranno portate avanti in partnership con imprese dell'area portuale e con compagnie di navigazione che utilizzano il porto olandese. «Monitoreremo continuamente i risultati di questi progetti - ha precisato - per capire se potremo accelerare il processo o se sarà necessario impiegare un po' più di tempo».
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- L'authority portuale ha reso noto che ogni anno le navi ormeggiate alle banchine di Rotterdam consumano tanta energia elettrica quanto quella necessaria per 250-300mila famiglie e, nel farlo, rilasciano diverse emissioni nocive nell'atmosfera tra cui 600mila tonnellate di CO2 e 8mila tonnellate di azoto. Secondo l'authority, la strategia adottata in collaborazione con l'amministrazione comunale potrebbe portare entro il 2030 ad un risparmio di emissioni di anidride carbonica pari circa 200mila tonnellate all'anno.
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- La strategia definita da Comune e Autorità Portuale è imperniata su tre pilastri: il primo è incentrato principalmente sulla qualità delle aree urbane adiacenti alle aree portuali e prevede che tutte le banchine pubbliche presenti in queste aree vengano dotate di sistemi di elettrificazione delle banchine, con l'obiettivo che il 90% di queste soluzioni di cold ironing vengano utilizzate dalle navi che fanno scalo in porto entro il 2030. Inoltre verrà valutata anche l'opportunità di dotare di tali sistemi anche le banchine private vicine alle aree edificate.
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- Il secondo pilastro prevede di accelerare ove possibile il processo di elettrificazione delle banchine per alimentare da terra il 90% di traghetti, navi ro-ro, unità offshore e navi da crociera entro il 2030. Nel caso delle portacontainer, l'obiettivo è, al 2030, di consentire al 50% delle navi di maggiori dimensioni, della capacità di carico superiore a 10mila teu, di utilizzare l'energia elettrica della rete terrestre. Il terzo pilastro della strategia si concentra sullo sviluppo di innovazioni tecnologiche per categorie di navi come le unità cisterna che sono difficili da servire con gli impianti elettrici di terra.
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