- Nessun passeggero imbarcato a bordo delle 28 navi da crociera della propria flotta, così come nel trimestre precedente. È questo lo sconfortante conteggio dell'attività operativa svolta dal gruppo Norwegian Cruise Line Holdings (NCLH) nel periodo luglio-settembre di quest'anno, trimestre nel quale le navi operate dai suoi marchi crocieristici Norwegian Cruise Line, Oceania Cruises e Regent Seven Seas Cruises sono rimaste ancora ferme a causa delle limitazioni alla mobilità imposte dalla gran parte dei governi mondiali per contenere la pandemia di Covid-19.
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- Anche il volume d'affari si è pressoché azzerato essendo stato pari a soli 6,5 milioni di dollari, con un calo del -99,7% rispetto a 1,91 miliardi di dollari nel terzo trimestre del 2019. Meno accentuata la flessione delle spese operative che si sono attestate a 190,2 milioni di dollari (-80,8%). EBITDA ed EBIT sono stati entrambi dei segno negativo e pari rispettivamente a -394,0 milioni e -517,8 milioni di dollari contro risultati di segno negativo per 678,2 milioni e 511,7 milioni di dollari nel terzo trimestre dello scorso anno. NCLH ha chiuso il terzo trimestre del 2020 con una perdita netta di -677,4 milioni di dollari rispetto ad un utile netto di 450,6 milioni nello stesso periodo del 2019.
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- Evidenziando che le nuove linee guida per il settore crocieristico emanate dalla statunitense CDC (Centers for Disease Control and Prevention) costituiscono «un passo nella giusta direzione sul percorso verso una ripresa più sana e sicura delle crociere negli USA», il presidente e amministratore delegato di NCLH, Frank Del Rio, ha espresso fiducia circa le prospettive di ripresa del settore: «anche se davanti a noi - ha sottolineato - abbiamo una lunga strada per la ripresa, siamo incoraggiati dalla persistente domanda circa le future vacanze crocieristiche, in particolare da parte di coloro che sono già stati nostri fedeli ospiti di tutti e tre i nostri brand». NCLH ha spiegato che, infatti, continua ad esserci domanda per le future crociere, in particolare per quelle previste a partire dalla seconda metà del prossimo anno. Il gruppo crocieristico ha specificato che se, come atteso a causa dell'attuale incertezza determinata dalla crisi sanitaria mondiale, il livello delle prenotazioni per le crociere della prima metà del 2021 continua ad essere al di sotto del trend storico, il livello relativo al secondo semestre risultano in linea con la tendenza storica. Inoltre i prezzi delle crociere dell'intero 2021 risultano in linea con i livelli pre-pandemia. NCLH ha reso noto che al 30 settembre scorso il gruppo aveva registrato prevendite di crociere per un valore complessivo di 1,2 miliardi di dollari.
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- Nei primi nove mesi del 2020 il gruppo crocieristico ha totalizzato ricavi pari a 1,27 miliardi di dollari, con una diminuzione del -74,5% sul corrispondente periodo dello scorso anno, di cui 859,3 milioni generati dalla vendita delle crociere (-75,6%) e 411,0 milioni dalle vendite a bordo delle navi (-71,8%). EBITDA e risultato operativo sono stati entrambi di segno negativo e pari a -2,41 miliardi e -2,94 miliardi di dollari rispetto a risultati di segno positivo per 1,47 miliardi e 978,7 milioni di dollari nel periodo gennaio-settembre del 2019. La perdita netta è ammontata a -3,27 miliardi di dollari rispetto ad un utile netto di 808,9 milioni di dollari nei primi nove mesi dello scorso anno.
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