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Nel terzo trimestre il margine operativo lordo della Global Ports Holding ha registrato un calo del -80,7%
Sayin: le prospettive a breve termine per il settore appaiono più ardue di quanto ci aspettassimo
10 novembre 2020
Nel terzo trimestre di quest'anno il gruppo turco Global Investment Holdings (GIH) ha registrato ricavi pari a 483,4 milioni di lire turche (50 milioni di euro), con un incremento del +8,0% sullo stesso periodo del 2019, con un apporto in dollari statunitensi pari a 29,9 milioni (-19%) dalla sola Global Ports Holding (GPH), la divisione portuale del gruppo che è attiva principalmente nel campo delle crociere (che nel periodo ha registrato ricavi per 19,9 milioni di dollari, -10%) ma anche in quello delle merci (che ha totalizzato ricavi per 10,0 milioni di dollari, -32%). L'EBITDA di gruppo è ammontato a 102,4 milioni di lire turche (-48,2%), con un apporto in dollari di 3,7 milioni dalla divisione portuale (-86%) di cui 6,7 milioni dal segmento commerciale (-42%) e un contributo di segno negativo per -2,9 milioni dalle attività crocieristiche (-118%). Nel periodo luglio-settembre di quest'anno il gruppo turco GIH ha totalizzato un utile operativo lordo di 31,9 milioni di lire turche (-1,1%) ed ha chiuso il trimestre con una perdita netta di -81,1 milioni di lire turche rispetto ad un utile di 12,6 milioni nel terzo trimestre del 2019. La sola divisione portuale ha conseguito un risultato operativo di segno negativo per -6,6 milioni di dollari, rispetto ad un utile operativo di 9,0 milioni di dollari nel terzo trimestre del 2019, ed un utile lordo di 3,2 milioni di dollari (-72%).
Nel terzo trimestre di quest'anno gli effetti della pandemia di Covid-19 hanno determinato l'azzeramento del traffico crocieristico nei terminal portuali gestiti o partecipati da GPH che segue il forte calo del -97,1% segnato già nel trimestre precedente. Relativamente al traffico merci, nel periodo luglio-settembre del 2020 i terminal portuali del gruppo hanno movimentato un traffico containerizzato pari a circa 42mila teu (-15%) e un volume di altre merci pari a circa 288mila tonnellate (+136%).
Commentando oggi i risultati conseguiti dal gruppo nei primi nove mesi del 2020, il presidente e amministratore delegato di Global Investment Holdings, Mehmet Kutman, ha confermato l'intenzione del gruppo di diventare un terminal operator leader mondiale nel segmento delle crociere, strategia - ha ricordato - confermata dal recentissimo accordo di vendita del porto di Antalya alla QTerminals ( del 22 ottobre 2020).
Circa l'impatto della crisi sanitaria mondiale sulle attività portuali di GIH, il gruppo ha specificato che la flessibilità intrinseca del modello di business di Global Ports Holding, incluso l'ampio ricorso a fornitori di servizi esternalizzati, comporta che molti delle voci di spesa si espandono e si contraggono in linea con l'evoluzione del traffico crocieristico o del traffico delle merci, il che dovrebbe consentire di salvaguardare i margini. Il gruppo ha specificato inoltre che i risultati finanziari della divisione portuale hanno beneficiato per la prima volta anche del contributo delle attività portuali acquisite nei Caraibi nonché del contesto valutario favorevole in Turchia.
«Mentre il 2020, un anno che l'industria crocieristica mondiale e molti di noi vorranno dimenticare, giunge al termine - ha commentato l'amministratore delegato di Global Ports Holding, Emre Sayin - il settore crocieristico globale continua ad essere pressoché fermo e le prospettive per il 2021 per il settore rimangono incerte. Nonostante l'attività crocieristica sia ripresa nel Mediterraneo e in Asia, i livelli di attività rimangono molto bassi. Mentre nell'emisfero settentrionale si sta entrando nella stagione invernale, l'effetto della potenziale cessazione delle notevoli restrizioni ai viaggi in Europa non può essere valutato con chiarezza a causa dell'impatto continuo e persino crescente del Covid-19. In Nord America e nei Caraibi - ha osservato Sayin - le compagnie e i porti crocieristici hanno posto in atto ampi protocolli per il Covid-19 e il settore è pronto ancora una volta a ripartire. Tuttavia, anche se il Centers for Disease Control and Prevention ha effettivamente rimpiazzato il suo divieto alla navigazione con un “Framework for conditional sailing order for cruise ships”, tuttavia non ci aspettiamo che a breve termine ci sarà una significativa ripresa delle attività crocieristiche».
«Le prospettive a breve termine per il settore - ha proseguito Sayin - appaiono più ardue di quanto ci aspettassimo al momento dei risultati semestrali dell'agosto scorso. Il primo trimestre - ha spiegato l'amministratore delegato di GPH - normalmente è un periodo d'attività importante per i nostri porti caraibici e l'assenza di attività crocieristiche in questo periodo determinerà un impatto negativo sull'attività dell'intero 2021».
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