- Nel terzo trimestre di quest'anno il comune trend dei risultati economici registrato dalle principali compagnie di navigazione containerizzate mondiali, analogo a quello del trimestre precedente anch'esso caratterizzato dall'impatto della pandemia di coronavirus sull'economia, è stato percorso anche dal gruppo danese A.P. Møller-Mærsk, che d'altronde è il leader mondiale di questo mercato. Un trend caratterizzato da una riduzione dei ricavi ben meno accentuata rispetto al deciso calo dei costi operativi.
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- Nel periodo luglio-settembre del 2020 il gruppo ha totalizzato ricavi pari a 9,92 miliardi di dollari, con una diminuzione del -1,4% sullo stesso trimestre dello scorso anno. EBITDA ed EBIT hanno segnato incrementi rispettivamente del +38,7% e +74,9% attestandosi a 2,30 miliardi e 1,29 miliardi di dollari. L'utile netto è stato di 947 milioni di dollari (+82,1%).
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- La sola divisione Ocean, che comprende le attività di trasporto marittimo containerizzato che costituiscono il core business del gruppo, ha registrato ricavi pari a 7,12 miliardi di dollari (-4,1%), di cui 6,14 miliardi derivanti direttamente dall'attività della flotta dei portacontainer dell'azienda (-2,3%). I costi operativi, il cui divario rispetto ai ricavi si è notevolmente accentuato nel terzo trimestre di quest'anno, sono ammontati a 5,32 miliardi di dollari (-13,3%), di cui 2,11 miliardi generati dall'attività di movimentazione dei contenitori (-6,6%), 1,63 miliardi dalle spese per la gestione del network marittimo del gruppo (-9,5%), 869 milioni di spese generali, amministrative e di vendita (+4,1%), 759 milioni di spese per l'acquisto del combustibile (-34,1%) e 133 milioni di costo del venduto e di altri oneri (-48,8%). Il margine operativo lordo è risultato pari a 1,80 miliardi di dollari (+39,5%).
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- Nel terzo trimestre di quest'anno la flotta di portacontenitori del gruppo ha trasportato volumi di carico pari ad un totale di 3,28 milioni di container da 40' (feu), con una contrazione del -3,6% sullo stesso periodo del 2019, di cui 1,55 milioni di feu trasportati sulle rotte est-ovest (-0,5%), 1,01 milioni sulle rotte nord-sud (-9,6%) e 719 milioni di feu sulle rotte intra-regionali (-1,0%). Il nolo medio per container da 40 piedi trasportato è risultato pari a 1.909 dollari/feu (+4,4%), con un nolo medio di 1.995 dollari/feu relativi ai servizi est-ovest (+14,3%), di 2.382 dollari/feu relativo ai servizi nord-sud (+2,8%) e di 1.227 dollari/feu relativo ai servizi di linea intra-regionali (-6,6%). Relativamente alla crescita dei noli, il gruppo Maersk ha specificato che il rialzo è stato generato anche da un aumento temporaneo dei noli a breve termine a causa di un'improvvisa ripresa della domanda relativa ad alcune rotte marittime.
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- Nei primi nove mesi del 2020 i ricavi del gruppo sono stati pari complessivamente 28,48 miliardi di dollari, con una riduzione del -2,5% sul corrispondente periodo del 2019. L'EBITDA è stato di 5,51 miliardi di dollari (+29,8%), l'utile operativo di 2,59 miliardi (+87,4%) e l'utile netto di 1,60 miliardi di dollari, con un aumento del +9.305,9% rispetto a 17 milioni di dollari nel periodo gennaio-settembre del 2019.
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- Nei primi nove mesi di quest'anno la sola divisione Ocean ha registrato ricavi pari a 20,92 miliardi di dollari (-3,3%), di cui 17,75 miliardi prodotti dall'attività della flotta di navi portacontenitori (-3,8%). I costi operativi sono stati pari a 16,84 miliardi di dollari (-8,0%), di cui 6,09 miliardi derivanti dalle attività di movimentazione dei container (-10,7%), 4,89 miliardi di spese di gestione del network marittimo (-8,3%), 2,92 miliardi di spese per l'acquisto del bunker (-16,6%), 1,95 miliardi di spese generali, amministrative e di vendita (-2,3%) e 995 milioni di altri costi (+49,0%). L'EBITDA è ammontato a 4,34 miliardi di dollari (+31,0%).
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- Nei primi nove mesi del 2020 la flotta ha trasportato container per un totale pari a 9,23 milioni di feu (-7,7%). Il nolo medio per container trasportato è stato pari a 1.930 dollari/feu (+4,3%). Nel periodo il consumo di bunker da parte della flotta è stato di 7,49 milioni di tonnellate (-10,0%) e il costo medio del combustibile per carichi trasportati è stato di 390 dollari/tonnellata (-5,3%).
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