- Nell'intero 2020, a causa del Covid-19, il traffico crocieristico nei porti italiani registrerà circa 800mila passeggeri (-93,5% rispetto all'anno precedente), dato che riporta la movimentazione passeggeri ai valori del 1993, e ciò provocherà una diminuzione di 925 milioni di euro dell'apporto del turismo crocieristico all'economia nazionale. Lo evidenzia l'edizione 2020 di “Italian Cruise Watch”, il rapporto di ricerca elaborato dalla società di ricerca e consulenza Risposte Turismo che è stato presentato oggi nel corso di un evento online in diretta streaming.
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- In particolare, il mancato contributo stimato delle attività ricreative, culturali e di intrattenimento collegate alle escursioni a terra è di 336 milioni di euro in meno rispetto a quanto atteso, dello shopping nei negozi delle città di 273 milioni di euro e delle spese per i trasporti locali di 128 milioni di euro.
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- Si prevede, inoltre, che l'impatto più evidente del mancato contributo della crocieristica all'economia sarà registrato dal Veneto (206 milioni di euro in meno rispetto alle aspettative), seguito da Lazio (-204,6 milioni), Liguria (-176,5 milioni), Campania (-120 milioni) e Sicilia (-65 milioni di euro).
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- Risposte Turismo ha effettuato anche una nuova indagine su un panel selezionato di circa 100 professionisti attivi con ruoli apicali e lunga esperienza nella cruise industry italiana da cui risulta che la maggioranza degli intervistati ritiene che il movimento passeggeri nei porti crocieristici italiani tornerà a livello pre-Covid dal 2023. Inoltre, nonostante la particolare congiuntura, circa il 90% degli intervistati non pensa di uscire dal settore crocieristico e, anzi, più della metà ha in programma investimenti per rafforzare la propria posizione alla ripartenza.
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