- European Shippers' Council (ESC) e CLECAT (European Association for Forwarding, Transport, Logistics and Customs Services), le associazioni europee che rappresentano spedizionieri e caricatori, hanno sollecitato le compagnie di navigazione che operano nel segmento del trasporto containerizzato a passare ad una “nuova normalità”, in quanto - ad avviso delle due organizzazioni - l'attuale modo di operare di questi vettori marittimi causerebbe un rallentamento della ripresa delle economie europee.
-
- In particolare, ESC e CLECAT hanno esortato le compagnie a modificare le loro pratiche operative e commerciali, garantendo l'affidabilità delle schedule e la qualità del servizio secondo i termini contrattuali, al fine di assicurare il regolare flusso delle merci e dei container, dato che - hanno specificato le due associazioni - continuano ancora a perdurare lo sbilanciamento del flusso di container e la riduzione della capacità di trasporto di linea in atto dallo scoppio della pandemia di Covid-19. Problemi - hanno sottolineato ESC e CLECAT - che hanno avuto un notevole impatto sull'attività di spedizionieri e caricatori che hanno fatto il possibile per garantire la fluidità delle loro supply chain che sono essenziali in questa fase di crisi.
-
- «La carenza di capacità di trasporto marittimo e la mancanza di contenitori, in parte causate dal blocco di centinaia di migliaia di container nell'ambito delle catene logistiche statunitensi - ha spiegato il presidente dell'ESC, Denis Choumert - non possono da sole spiegare l'insufficienza di trasporto di linea. I clienti sono giustamente irritati dal fatto che le compagnie di linea hanno approfittato della carenza di capacità per accrescere i ricavi assai più dei loro costi».
-
- Choumert ha denunciato che, «in tempi di crisi, la perdurante inaffidabilità del servizio abbinata agli utili record delle compagnie di navigazione è chiaro sintomo di un mercato gravemente perturbato e dimostra che le compagnie hanno trasferito aumenti spropositati sui noli spot, imponendo pesanti soprannoli sulle tariffe contrattuali».
-
- «Ulteriore frustrazione - ha aggiunto il presidente della CLECAT, Willem van der Schalk - deriva dal fatto che continuiamo ad essere costretti a lavorare secondo una programmazione di emergenza per adattarci agli avvisi a brevissimo termine delle compagnie relativi alla disponibilità di attrezzature, di slot, di container e agli innumerevoli ulteriori soprannoli. I costi per il settore delle spedizioni - ha evidenziato van der Schalk - sono enormi: vanno dalla riprenotazione delle spedizioni sino ad arrivare talvolta alla perdita del cliente e ciò semplicemente perché le compagnie non rendono disponibile il servizio».
-
- ESC e CLECAT hanno quindi invitato le compagnie di navigazione «a porre fine all'attuale situazione e a tornare ad una situazione in cui gli accordi contrattuali vengono rispettati, dato che - hanno sottolineato le due associazioni - ulteriori ritardi nella supply chain potrebbero compromettere la rapidità della ripresa dell'economia europea dopo la pandemia».
-
- ESC e CLECAT hanno ricordato inoltre che le compagnie di navigazione beneficiano anche di una protezione giuridica speciale garantita dall'esenzione per categoria per i consorzi marittimi di linea, la cui validità la scorsa primavera è stata prorogata per ulteriori quattro anni ( del 24 marzo 2020), prolungamento - hanno precisato le due associazioni - che è stato concesso con disappunto dei clienti dei servizi marittimi di linea. «La Commissione Europea - hanno rilevato ESC e CLECAT - ha più volte concesso e prorogato questa esenzione rispetto alle normali regole sulla concorrenza in quanto ritiene che i clienti beneficino di guadagni di efficienza ottenuti attraverso la gestione coordinata della capacità da parte dei membri di un consorzio. Tuttavia - hanno ribadito le due associazioni - attualmente ciò non avviene e questi privilegi sono ormai sproporzionati in quanto consentono alle compagnie di utilizzare strumenti per manipolare il mercato».
-
- Osservando che la statunitense Federal Maritime Commission ha intensificato il suo controllo sull'attività delle compagnie di navigazione containerizzate ( del 30 novembre 2020), ESC e CLECAT hanno manifestato perplessità circa la mancata risposta della Commissione Europea alla crisi attuale e hanno espresso la convinzione che una “nuova normalità” debba richiedere il monitoraggio delle attività di trasporto marittimo di linea e una nuova forma di regolamentazione.
|