- Intercargo, l'associazione internazionale che rappresenta gli armatori operanti nel settore del trasporto di rinfuse secche, ha esortato le autorità mondiali a includere i marittimi tra le categorie prioritarie per la somministrazione dei vaccini contro il Covid-19. «In qualità di lavoratori essenziali - ha spiegato il presidente di Intercargo, Dimitris Fafalios - i marittimi dovrebbero essere inclusi nelle prime fasi dei programmi di vaccinazione delle nazioni. Quali elemento chiave per lo slancio della ripresa dell'economia mondiale, i marittimi dovrebbero ricevere le vaccinazioni in modo rapido ed efficiente. Accogliamo con favore - ha aggiunto Fafalios - le nuove iniziative da parte delle autorità nazionali e dagli organismi industriali al fine di facilitare ciò e sollecitiamo che queste nuove iniziative siano portate avanti e sperimentate con urgenza, in modo che i marittimi possano nuovamente viaggiare in sicurezza tra la loro casa e la loro nave ed effettuare operazioni portuali senza il timore di un'infezione».
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- L'esortazione di Intercargo è volta anche a risolvere il problema dei marittimi bloccati a bordo delle loro navi e dei marittimi impossibilitati a raggiungere le loro navi a causa delle limitazioni alla mobilità imposte dai governi mondiali per arginare la pandemia di Covid-19. «È fonte di grave preoccupazione - ha sottolineato il vicepresidente di Intercargo, Jay K. Pillai - che almeno il 3% di tutti i marittimi attualmente a bordo delle navi trascorrerà un secondo Natale in mare, lontano dalle loro famiglie e amici, e che, nonostante i voli aerei siano disponibili, circa il 20% di tutti i marittimi a bordo delle navi non possono lasciare il lavoro anche se hanno terminato il loro regolare periodo contrattuale. Il mondo sta facendo passi da gigante nel contrastare il costo sociale ed economico causato da questo virus. Ora - ha aggiunto Pillai - è giunto il momento che l'Organizzazione Mondiale della Sanità lavori nella direzione di definire un certificato di vaccinazione, sia cartaceo che elettronico, che sia accettato a livello mondiale, affinché sia riconosciuta la situazione unica che i nostri marittimi devono affrontare».
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