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Nel quarto trimestre del 2020 è proseguita, anche se più attenuata, la crescita del commercio internazionale delle economie del G20
Le esportazioni sono aumentate del +7,2% sul trimestre precedente e le importazioni del +6,8%
23 febbraio 2021
Nell'ultimo trimestre del 2020 è proseguita la ripresa degli scambi commerciali internazionali delle nazioni del G20 in precedenza fortemente limitata dalla crisi sanitaria del Covid-19. L'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha reso noto che nel periodo le esportazioni delle 20 principali economie mondiali sono risultate in aumento del +7,2% sul trimestre precedente e del +3,4% sullo stesso trimestre del 2019, mentre le importazioni sono cresciute del +6,8% su base congiunturale e del +1,9% su base tendenziale dopo il forte calo registrato nella prima metà del 2020 a causa delle misure di blocco introdotte dai governi per contenere la pandemia di coronavirus che hanno avuto un impatto sul commercio a livello globale.
L'OCSE ha rilevato che, nonostante la crescita nel quarto trimestre del 2020 sia stata consistente, tuttavia mostra una riduzione rispetto alla ripresa senza precedenti osservata nel terzo trimestre quando le esportazioni e le importazioni erano aumentate rispettivamente del +20,6% e del +16,8% sul trimestre precedente.
L'OCSE ha reso noto inoltre che, ad eccezione dell'Argentina in cui la ripresa è stata ostacolata dagli scioperi nella catena di approvvigionamento delle esportazioni di grano, nel quarto trimestre del 2020 tutte le economie del G20 hanno registrato una crescita del commercio internazionale e, generalmente, i livelli trimestrali degli scambi commerciali internazionali sono stati leggermente superiori a quelli del 2019. L'OCSE ha specificato che i primi limitati dati provvisori disponibili per il mese di gennaio del 2021 indicano che il rialzo dei commerci internazionali sta proseguendo.
Sulla base dei dati raccolti dall'OCSE risulta che nel 2020 la crescita del commercio nel G20 è stata trainata dalla Cina, che ha registrato un rimbalzo già nel secondo trimestre del 2020 e ha visto proseguire la solida crescita del proprio commercio internazionale negli ultimi due trimestri del 2020 (esportazioni in aumento congiunturale del +7,0% e del +6,1% e importazioni in crescita congiunturale del +7,6% e del +3,1% rispettivamente nel terzo e nel quarto trimestre). Nelle altre economie del G20 della regione dell'Asia-Pacifico, nel quarto trimestre del 2020 l'Australia ha registrato esportazioni in aumento del +11,6% e importazioni del +7,9% e il Giappone del +9,7% e del +6,5%, mentre più moderata è stata la crescita in Indonesia (+6,2% e +1,7% ) e in Corea del Sud (+5,0% e +4,5%).
Nell'ultimo trimestre dello scorso anno l'UE a 27 nel suo complesso ha registrato una forte crescita, con esportazioni in aumento congiunturale del +7,7% e importazioni del +6,4%, così come, singolarmente, è stato per Francia (+9,4% e +3,1%), Germania (+8,0% e +7,3%) e Italia (+8,6% e +7,8%), rafforzando così il rimbalzo verificatosi nel terzo trimestre. Il Regno Unito ha registrato una crescita a doppia cifra sia delle esportazioni (+10,0%) che delle importazioni (+16,0%), rilevante aumento delle importazioni - ha spiegato l'OCSE - che potrebbe essersi verificato in vista dell'uscita dal mercato unico dell'UE e potrebbe essere stato sostenuto anche dal rilevante volume di esportazioni per le economie dell'UE del G20, cioè Francia, Germania e Italia.
Nel quarto trimestre dello scorso anno anche nelle Americhe le economie del G20 hanno continuato a guadagnare terreno: le esportazioni del Brasile sono aumentate del +2,8% su base congiunturale, mentre le importazioni sono aumentate del +25,8% principalmente a seguito dell'acquisto di attrezzature per l'estrazione del petrolio. Il Canada ha registrato una crescita costante del commercio internazionale (esportazioni in aumento del +4,8% e importazioni in crescita del +4,7%), mentre gli Stati Uniti hanno registrato variazioni positive più sostenute (+8,6% e +6,1%).
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