- Nell'esercizio 2020, caratterizzato dall'impatto della pandemia di Covid-19 sulle economie mondiali, il gruppo navalmeccanico italiano Fincantieri ha registrato ricavi e proventi escluse le attività passanti pari a quasi 5,2 miliardi di euro, con un calo del -11% sull'esercizio precedente. L'azienda ha specificato che il volume d'affari dello scorso anno sconta gli effetti della crisi sanitaria con una perdita di 3,2 milioni di ore di produzione (-20% rispetto alle previste) nei siti italiani del gruppo e differimento del valore della produzione di quasi 1,1 miliardi di euro. L'EBITDA è risultato di 314 milioni di euro (320 milioni nel 2019) e l'utile operativo di 148 milioni di euro (153 milioni). Fincantieri ha chiuso il 2020 con una perdita netta, al netto di oneri connessi al Covid-19 (196 milioni) e oneri su contenziosi per amianto (52 milioni), pari a -245 milioni di euro rispetto ad una perdita di -148 milioni nell'anno precedente.
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- Lo scorso anno il valore dei nuovi ordini acquisiti dal gruppo è ammontato ad oltre 4,5 miliardi di euro, con una diminuzione del -47,9%, di cui 3,7 miliardi nel segmento Shipbuilding (-53,9%), 487 milioni in quello Offshore e navi speciali (+153,3%) e 649 milioni nel segmento Sistemi, componenti e servizi (-22,9%). Il valore del portafoglio ordini al 31 dicembre scorso era di quasi 36,8 miliardi di euro (-1,0%), di cui 33,9 miliardi nel segmento Shipbuilding (-0,8%) e 1,4 miliardi in quello Offshore (-0,9%).
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- L'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, ha reso noto che negli ultimi mesi del 2020 l'azienda ha registrato un miglioramento delle performance: «i risultati del quarto trimestre - ha spiegato - consolidano il miglioramento già registrato in quello precedente come testimoniato dall'acquisizione di nuovi ordini per 4,5 miliardi di euro, dalla conferma del carico di lavoro complessivo che supera i 35 miliardi e dalle 97 navi con consegne fino al 2029. Possiamo quindi dirci molto soddisfatti della reazione del gruppo, che grazie ai solidi rapporti con i clienti ha potuto consegnare sette navi da crociera e ha conseguito successi importantissimi nel militare, a partire dalla storica commessa per le fregate della US Navy».
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- Relativamente alle commesse per il settore militare, Fincantieri ha comunicato intanto la firma in qualità di prime contractor con OCCAR (Organisation Conjointe de Cooperation en matiere d'Armement, l'Organizzazione internazionale di cooperazione per gli armamenti), del contratto per la costruzione di due sottomarini di nuova generazione con l'opzione per ulteriori due unità, nell'ambito del programma di acquisizione U212NFS (Near Future Submarine) della Marina Militare Italiana. Il valore complessivo del contratto per i primi due battelli, comprensivo del relativo supporto logistico, è di 1,35 miliardi di euro. Fincantieri ha precisato che il progetto è un'evoluzione del programma U212A, condotto in collaborazione con i tedeschi di thyssenkrupp Marine Systems, che ha portato alla realizzazione di quattro sottomarini per l'Italia - Todaro, Scirè, Venuti e Romei, consegnati da Fincantieri tra il 2006 e il 2017 - e di sei per la Germania.
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