- Assarmatori si schiera con la compagnie associate Moby e Tirrenia-CIN del gruppo Onorato Armatori a seguito della richiesta di fallimento della CIN che la Procura di Milano ha depositato ieri al Tribunale, il cui pronunciamento è atteso per il prossimo 6 maggio. L'associazione armatoriale, il cui vicepresidente è Vincenzo Onorato, presidente della Onorato Armatori, ha evidenziato «l'importanza dei piani industriali presentati al Tribunale e alle controparti, fondati su basi solide e credibili che consentano il rilancio delle società, il mantenimento dei servizi e soprattutto la salvaguardia dei livelli occupazionali diretti e indiretti».
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- «Richiamo l'attenzione delle istituzioni - ha dichiarato il presidente di Assarmatori, Stefano Messina - a guardare a questa vicenda con grande senso di responsabilità, consentendo un cambio di passo decisivo per il riassetto delle due società e il loro rilancio. Mi auguro che queste vicende possano chiudersi positivamente e con celerità perché Moby e Tirrenia-CIN rappresentano innanzitutto un'importante parte della storia armatoriale italiana ma, soprattutto, un asset strategico per il Paese».
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- Assarmatori ha sottolineato che «Moby e Tirrenia-CIN oggi danno lavoro a oltre 6.000 persone, quasi tutte italiane e arruolate con contratto di lavoro italiano, e assicurano una pluralità di collegamenti per merci e passeggeri che, assieme ad altre compagnie armatoriali, costituiscono uno degli assi portanti del sistema trasportistico italiano assicurando in un contesto di adeguata concorrenza e necessaria pluralità degli operatori la continuità territoriale tra le isole e dando concretezza a un settore, quello delle Autostrade del Mare, che in Italia è oggi più che mai cruciale e competitivo per la ripresa e la ripartenza».
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