- «L'applicazione della tassonomia al trasporto marittimo è molto complessa data la peculiarità di questo settore che, pur in presenza di evidenti attività dell'industria verso lo sviluppo sostenibile, è ancora al centro delle discussioni per la definizione green o brown a seconda del tipo di carico trasportato». Lo ha rilevato Fabrizio Vettosi, vice presidente della Commissione Finanza e diritto d'impresa della Confederazione Italiana Armatori (Confitarma), intervenendo all'incontro in video conferenza organizzato da Confitarma, dall'Associazione Bancaria Italiana e dal RINA per discutere del sistema di tassonomia delle attività ecosostenibili recentemente introdotto dalla Commissione Europea con l'approvazione dell'EU Taxonomy Climate Delegated Act, che mira a promuovere gli investimenti sostenibili identificando quali siano le attività economiche che contribuiscono al conseguimento degli obiettivi ambientali dell'UE.
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- Vettosi ha chiarito che, «infatti, considerare il carico come parte dell'attività marittima secondo i criteri della tassonomia potrebbe portare a conseguenze impreviste e negative, penalizzando i finanziamenti per l'industria marittima sulla base del carico trasportato, oltre ad allontanare i finanziamenti per soluzioni innovative, potrebbe comportare il rischio di accelerare un trasferimento modale inefficiente».
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- Vettosi ha ricordato che «il Regolamento UE 852/2020 è una legge europea avente l'obbiettivo di creare la prima “lista di investimenti sostenibili” al mondo, un sistema di classificazione che gli investitori e le imprese possono utilizzare quando investono in progetti e attività economiche (incluso le attività marittime) che hanno un sostanziale impatto positivo sul clima e sull'ambiente. L'impegnativo lavoro portato avanti da Confitarma ed ECSA, insieme ad un gran numero di esperti europei sin dal marzo 2018, con l'approvazione del primo Atto delegato - ha sottolineato Vettosi - sancisce un primo importante successo per l'industria marittima con l'inserimento dello shipping tra i settori “transizionali”, cioè tra quei settori che possono essere oggetto di revisione periodica dei criteri di screening tecnico». «Confitarma - ha concluso Vettosi - continuerà a lavorare con ECSA per la definizione di dettagli tecnici che possano garantire una transizione più fluida per lo shipping».
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