- L'Unione Interporti Riuniti (UIR) ed Enel Logistics, società del gruppo Enel, hanno annunciato una collaborazione per realizzare una rete di depositi doganali nelle aree non utilizzate di alcune centrali elettriche sul territorio italiano, secondo i principi dell'economia circolare. Attraverso la riconversione e il riutilizzo dei siti per nuove attività, il progetto intende generare ulteriori opportunità di sviluppo per i territori che hanno ospitato l'attività di produzione energetica. L'accordo prevede l'impegno a lavorare in maniera congiunta a partire dai progetti già presentati da Enel.
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- L'annuncio è stato dato a seguito di un incontro al quale hanno partecipato, per la UIR, il presidente Matteo Gasparato, il vice presidente Rocco Guido Nastasi ed il segretario generale Marcello Mariani, ed Alberto Milotti, responsabile Marketing e Progetti Europei presso Consorzio ZAI - Interporto Quadrante Europa, mentre per Enel Logistics hanno partecipato l'amministratore unico Andrea Angelino, il direttore operativo Stefano Pavan e il responsabile Affari Istituzionali Territoriali di Enel, Gaetano Evangelisti.
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- «Questo incontro - ha spiegato Matteo Gasparato, - è stata l'occasione per fare il punto sulla situazione e sulle misure da mettere in campo per la riqualifica degli asset di alcuni dei principali porti italiani. È ampiamente condivisa con Enel l'idea che il sistema Paese debba utilizzare tutti gli strumenti e le risorse necessarie per riqualificare i porti italiani».
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- «Enel - ha dichiarato Andrea Angelino - ha delineato già da tempo una strategia incentrata sui principi dell'economia circolare e per questo la nuova società vuole realizzare delle progettualità finalizzate a riconvertire asset del gruppo Enel, presenti in aree strategiche quali quelle portuali, in depositi doganali e rivalorizzarli. Abbiamo migliaia di metri quadri a disposizione per l'implementazione di questi progetti, ed è importante sfruttare al meglio la posizione strategica della penisola italiana al fine di creare ricchezza sia per il territorio dove andremo a operare, che per l'intero Paese».
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