- L'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale ha reso noto che nel primo quadrimestre di quest'anno il porto di Ancona ha movimentato 3,14 milioni di tonnellate di merci, con un aumento del +24% rispetto allo stesso periodo del 2020, specificando che nel solo mese di aprile del 2021, con 917mila tonnellate movimentate, è stato segnato un incremento del +197% sullo stesso mese dello scorso anno che era risultato il peggiore del 2020.
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- La crescita del quadrimestre riguarda sia le merci liquide (prodotti petroliferi) salite a 1,06 milioni di tonnellate (+28%) che quelle solide, con 2,08 milioni di tonnellate (+22%). Per queste ultime - ha spiegato l'ente - la ripresa è trainata dalla movimentazione di merci ro-ro su tir e trailer che hanno totalizzato 1,66 milioni di (+36%). L'AdSP ha precisato che la direttrice greca, che rappresenta l'84% degli arrivi e partenze dallo scalo dorico, è in crescita del 36% grazie al raddoppio della linea operato da Grimaldi-Minoan Lines a partire da febbraio 2021. Positiva anche la performance della direttrice albanese (+28%) e di quella croata (+73%).
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- Il traffico container, invece, vede il primo quadrimestre 2021 in linea con i dati dello scorso anno ma con un trend di crescita nei mesi di marzo e aprile molto significativo (+30% nell'ultimo mese rispetto al 2020). Crescono anche i passeggeri su traghetti in transito per lo scalo dorico: 86mila tra imbarchi e sbarchi (+16%). In particolare, crescono la direttrice greca (63mila transiti, +7%, pari al 73% del traffico su traghetti totale) e quella albanese (20mila, +92%). Da gennaio ad aprile 2021 le toccate delle navi traghetto sono state 355 (+39%).
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- Quanto al porto di Ortona, nel primo quadrimestre di quest'anno sono state movimentate 352mila tonnellate (+1%), di cui 225mila tonnellate di merci alla rinfusa (+4%).
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- «Si sta delineando - ha commentato il presidente dell'AdSP, Rodolfo Giampieri - un trend di ripartenza sia del traffico merci che passeggeri dopo tanti mesi vissuti in sordina per le conseguenze economiche e sociali della pandemia».
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