- Sabato, con il transito nel Canale della Giudecca della nave da crociera MSC Orchestra, è stata ufficialmente riaperta la stagione crocieristica a Venezia, che da 17 mesi era ferma a causa della pandemia di coronavirus. La ripresa delle attività ha suscitato nuove polemiche per il ritorno delle grandi unità da crociera nella città lagunare ed ha indotto il Comitato No Grandi Navi, il cui obiettivo è l'estromissione delle grandi navi dal Bacino di San Marco e dalla laguna, ad organizzare una manifestazione di protesta.
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- Di tutt'altro tenore la considerazione sulla ripartenza delle crociere a Venezia della Cruise Lines International Association (CLIA), l'associazione internazionale delle compagnie crocieristiche,
- che ha celebrato l'avvenimento come una giornata di festa evidenziando i vantaggi che derivano dal ripristino delle attività crocieristiche per le comunità locali e per l'economia regionale. Sottolineando che «la crocieristica ha un impatto molto positivo sull'occupazione e offre un contributo significativo all'intera economia italiana», l'associazione rilevato che «i turisti non hanno mai smesso di guardare a Venezia come una città unica al mondo da visitare, oltre che la località ideale per partire alla scoperta dell'Adriatico e del Mediterraneo orientale. In questo contesto - ha osservato la CLIA - la crocieristica è uno straordinario ambasciatore di Venezia in tutto il mondo, e continueremo ad impegnarci per soluzioni sempre migliori per salvaguardare il ruolo positivo dell'industria crocieristica, sempre nel rispetto di un turismo responsabile e sostenibile».
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- L'associazione crocieristica ha ricordato di aver costantemente chiesto fin dal 2012 alle autorità locali e al governo italiano soluzioni sostenibili per l'accesso delle navi a Venezia e alla laguna. Riferendosi al decreto-legge n. 45 dello scorso primo aprile, attualmente in via di trasformazione in legge, che prevede l'attuazione di un concorso di idee per la realizzazione di punti di attracco per le grandi navi passeggeri fuori dalle acque protette della laguna di Venezia, la CLIA ha specificato che da anni l'associazione lavora intensamente per alleviare il traffico di navi nel Canale della Giudecca. «Per questa ragione - ha specificato l'organizzazione crocieristica - accogliamo con favore la recente decisione del governo, in linea con quanto abbiamo sempre sostenuto, ossia la decongestione del traffico da Venezia e lo spostamento delle grandi navi dal Canale della Giudecca. Non possiamo - ha concluso l'associazione - che augurarci quanto prima sviluppi concreti».
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