- Domani sarà sottoscritto l'atto formale di ripresa dei lavori del dragaggio del porto di Milazzo, che e saranno eseguiti dalla Dragaggio Milazzo Srl. L'attività verrà così riavviata dopo un lungo e complesso iter autorizzativo che ha comportato l'approvazione della perizia da parte degli allora Ministeri delle Infrastrutture e dell'Ambiente, una lunga sospensione dei lavori e - ha precisato l'Autorità di Sistema Portuale dello Stretto - una difficoltosa attività di transazione con l'impresa appaltatrice con cui sono state definite in maniera tombale tutte le richieste di maggiori compensi avanzate negli anni.
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- L'intervento, il cui costo complessivo è di circa 5,9 milioni di euro coperti con finanziamento dello Stato, prevede il dragaggio e il livellamento dei fondali alla profondità di -10 metri nella zona di accesso al bacino portuale. I 111mila metri cubi di sedimenti verranno ridistribuiti all'interno dello stesso corpo idrico da cui provengono, senza ricorso a discarica, secondo quanto previsto dalla nuova normativa di settore, visto che la campagna di caratterizzazione ambientale conclusa nel 2018 ha appurato la bontà del materiale dragato.
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- Manifestando soddisfazione per lo sblocco dell'appalto, il presidente dell'AdSP, Mario Mega ha spiegato che ora l'ente è impegnato «a mandare al più presto in gara i lavori di completamento della banchina XX luglio oltre che ad avviare la procedura di evidenza pubblica per l'individuazione dell'impresa che gestirà il pontile di Giammoro in fase di ultimazione. Azioni concrete, attese da anni - ha sottolineato - che agevoleranno la costruzione del progetto di sviluppo dell'intera area portuale per il quale il confronto con i Comuni di Milazzo, di Pace del Mela e di San Filippo del Mela è già stato avviato nelle scorse settimane».
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