- Il porto di Bari è tra i primi scali portuali italiani a dotarsi di un centro per la vaccinazione sia dei marittimi che degli operatori portuali. L'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale ha infatti attivato da oggi il Punto Aziendale di Vaccinazione (PAV), situato nella palazzina servizi, sulla banchina Massi del porto pugliese.
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- Oltre ad essere prioritariamente dedicato ad amministratori e dipendenti dell'AdSP, delle imprese portuali, delle agenzie marittime, degli spedizionieri doganali, degli addetti alle attività di marittime security, dei servizi tecnico-nautici, delle pubbliche amministrazioni presenti in porto, delle società concessionarie o appaltatrici di servizi di interesse generale e dei soggetti concessionari presenti negli ambiti di competenza dell'ente, il PAV è stato istituito anche per la vaccinazione del personale delle compagnie di navigazione e dei loro equipaggi sia di nazionalità italiana che straniera.
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- «È fondamentale - ha sottolineato il presidente di AdSP, Ugo Patroni Griffi - procedere speditamente con la vaccinazione dei marittimi, che desiderino farla, per cercare di porre un freno alle problematiche, ancora notevoli, incontrate dalle imprese di navigazione, soprattutto nell'avvicendamento dei marittimi all'estero. Con l'attivazione del PAV in porto, vogliamo contribuire a garantire che le reti di trasporto, passeggeri e merci, non siano interrotte né che subiscano ritardi o disagi alle normali rotazioni sociali dei marittimi. Un danno enorme per lavoratori, compagnie di navigazione e per tutto il sistema logistico intermodale del Paese che, in questa fase di ripresa, sta contribuendo notevolmente a riaccendere i motori dell'economia nazionale».
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- Ringraziando Patroni Griffi, i presidenti di Confitarma e Assarmatori, Mario Mattioli e Stefano Messina, hanno manifestato grande apprezzamento per l'attivazione del Punto Aziendale di Vaccinazione nel porto di Bari ed hanno espresso l'auspicio che anche le altre Autorità di Sistema Portuale adottino simili provvedimenti «in considerazione - hanno precisato - della specificità del lavoro marittimo, delle problematiche, ancora notevoli, incontrate dalle imprese di navigazione per l'avvicendamento dei marittimi all'estero e della necessità di continuare a garantire la continuità territoriale con le isole e la sicurezza della navigazione e dell'approdo nei porti».
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