- Nel 2020, per il quarto anno consecutivo, il volume d'affari della società tedesca di trasporto intermodale Kombiverkehr ha registrato una diminuzione avendo totalizzato ricavi pari a 396,8 milioni di euro, con un calo del -3,5% sull'esercizio annuale 2019. Lo scorso anno, sempre per il quarto periodo annuale consecutivo, anche il traffico intermodale movimentato dall'azienda ha segnato un decremento essendo stato pari a 858mila spedizioni stradali (-3,0%) ( del 18 febbraio 2021), di cui 165mila spedizioni nazionali (-8,5%) e 693mila spedizioni internazionali (-1,5%). L'esercizio 2020 è stato archiviato da Kombiverkehr con un risultato operativo di segno negativo e pari a -1,0 milioni di euro, rispetto ad un risultato anch'esso di segno negativo per -641mila euro nell'esercizio precedente, e con un utile netto di 172mila euro (-42,2%).
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- Commentando i risultati conseguiti dall'azienda nel 2020, anno caratterizzato dal rilevante impatto sulle attività economiche della pandemia di Covid-19, l'amministratore delegato di Kombiverkehr, Armin Riedl, ha specificato che nel secondo e terzo trimestre dello scorso anno è stato registrato un miglioramento della qualità del servizio ferroviario in quanto la riduzione del numero di partenze di treni passeggeri ha reso disponibili maggiori risorse per il trasporto merci quanto a macchinisti e locomotive. Durante in periodo di maggiore intensità dell'impatto della crisi sanitaria - ha sottolineato Riedl - il segmento del trasporto merci ferroviario-intermodale ha quindi potuto registrare elevati tassi di puntualità dimostrandosi una modalità di trasporto affidabile, soprattutto nel traffico transfrontaliero, mentre i camionisti sono stati bloccati alle frontiere a causa delle limitazioni alla mobilità oppure si sono dovuti sottoporre a periodo di quarantena di diversi giorni. Tuttavia Riedl ha specificato che, «con la ripresa economica e l'aumento dei volumi di spedizioni, su alcune direttrici di traffico la qualità del servizio è nel frattempo tornata ad un livello che, dal nostro punto di vista e in particolare da quello dei nostri clienti spedizionieri, non soddisfa le esigenze logistiche. La qualità del servizio evidenziatasi lo scorso anno - ha rilevato - deve continuare ad essere il nostro obiettivo per il futuro, affinché si possa trasferire maggiore volume di traffico sulla ferrovia che è una modalità sostenibile».
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