- Se nel commentare i risultati finanziari registrati dalle principali compagnie di navigazione containerizzate mondiali nel primo trimestre di quest'anno, inclusi quelli dell'israeliana ZIM, avevamo usato tutti i sinonimi conosciuti utili a descrivere performance economiche ai massimi storici, come eccezionali, senza precedenti e straordinarie, ci siamo ben guardati, tuttavia, dall'utilizzare sinonimi quali irripetibili oppure uniche. Perché gli eclatanti risultati dei primi tre mesi del 2021 sono stati surclassati, e di molto, da quelli presentati dalle primarie compagnie marittime containerizzate nel secondo trimestre di quest'anno. Non fa eccezione la ZIM.
-
- La compagnia israeliana, infatti, ha archiviato il periodo aprile-giugno del 2021 con ricavi record pari a 2,38 miliardi di dollari, con un rialzo di tutto rispetto del +199,6% sullo stesso trimestre dello scorso anno. I costi operativi sono ammontati a 988,9 milioni di dollari (+58,5%). Assai più rilevante la crescita dell'EBITDA, che è stato pari al valore record di 1,33 miliardi di dollari (+832,2%), così come quella dell'utile operativo, che si è attestato al picco storico di 1,16 miliardi di dollari (+1.580,6%). Se nel secondo trimestre del 2020 l'utile economico netto era risultato di 25,3 milioni di dollari, il valore della stessa voce di bilancio ha segnato nel secondo trimestre del 2021 un aumento del +3.408,8% essendo risultata di 888,2 milioni di dollari, valore anche in questo caso mai raggiunto in precedenza dalla compagnia israeliana.
-
- A registrare un nuovo picco storico è stato anche il volume di carichi containerizzati trasportati dalle navi della ZIM nel secondo trimestre di quest'anno, che è stato pari a 912mila teu, con una progressione del +44% sul corrispondente periodo del 2020. Sulle sole rotte transpacifiche la flotta della compagnia ha trasportato 384mila teu (+47%), su quelle intra-asiatiche 237mila teu (+93%), sulle rotte transatlantiche 159mila teu (+13%), sulle rotte Asia-Europa 89mila teu (+13%) e sulle linee marittime con l'America Latina 52mila teu (+41%).
-
- Se questo aumento dell'attività operativa ha contribuito all'ingente crescita del volume d'affari, più decisivo è stato tuttavia l'incremento del valore delle tariffe di trasporto praticate dalla compagnia. Nel periodo aprile-giugno del 2021, infatti, ha raggiunto un nuovo record anche il valore medio dei noli marittimi della ZIM che è risultato pari a 2.341 dollari/teu, il +118,6% in più rispetto al secondo trimestre dello scorso anno.
-
- Nell'intero primo semestre di quest'anno, anch'esso chiuso con performance finanziarie e operative record, i ricavi della compagnia hanno totalizzato 4,13 miliardi di dollari, in crescita del +155,0% sui primi sei mesi del 2021. I costi operativi sono stati pari a 1,87 miliardi (+41,4%). L'EBITDA è stato di 2,15 miliardi (+795,1%), l'utile operativo di 1,84 miliardi (+1.863,4%) e l'utile netto di 1,48 miliardi di dollari (+10.930,9%).
-
- Nella prima metà del 2021 la flotta della ZIM ha trasportato carichi containerizzati pari a 1,74 milioni di teu (+36%), di cui 712mila teu trasportati dai servizi transpacifici (+47%), 445mila teu dai servizi intra-asiatici (+75%), 312mila teu da quelli transatlantici (+5%), 173mila teu dai servizi Asia-Europa (+5%) e 97mila da quelli con l'America Latina (+21%).
-
- Nel primo semestre di quest'anno il valore del nolo medio è risultato pari a 2.145 dollari/teu (+98,4%).
-
- Anche oggi sembra essere imprudente definire irripetibili questa serie di risultati record conseguiti nei mesi scorsi dalla compagnia, anche in considerazione delle previsioni per i prossimi mesi formulate dal presidente e amministratore delegato della ZIM, Eli Glickman, commentando le performance del secondo trimestre: «le nostre aspettative per la parte restante del 2021 e per il 2022 - ha avvertito - sono assai positive».
|