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Assiterminal dalle stalle alle stelle, ora che si è avuta conferma dei sostegni ai terminalisti portuali
Becce: settembre inizia bene con il via libera del MEF al fondo ristori per i terminal passeggeri e l'ok del Cdm al decreto che contiene la previsione di riduzione dei canoni concessori
3 settembre 2021
La forte denuncia dell'Associazione Italiana Port & Terminal Operators (Assiterminal) che nelle scorse settimane aveva ripetutamente accusato il governo di non sostenere il settore del terminalismo portuale italiano, in particolare quello che opera nel segmento dei passeggeri, il più colpito dall'impatto negativo della crisi sanitaria del Covid-19, si è ora, dall'oggi al domani, tramutato in soddisfazione avendo avuto conferma che l'esecutivo ha provveduto ad assicurare l'atteso sostegno alle aziende del settore.
«Settembre - ha esultato il presidente di Assiterminal, Luca Becce - inizia bene! Nella stessa giornata apprendiamo il via libera del Ministero dell'Economia e delle Finanze al fondo ristori per i terminal passeggeri previsto dalla legge di bilancio 2020 e l'ok del Consiglio dei ministri al decreto MIMS 2 che contiene la previsione di riduzione dei canoni concessori per una parte del 2021 a fronte del perdurare della emergenza sanitaria e delle sue conseguenze sui traffici (soprattutto, è evidente - ha sottolineato Becce - per il mondo dei terminal crociere che è ancora in parziale lockdown, al di là di quello che qualcuno racconta)».
«Per noi di Assiterminal - ha evidenziato Becce - è un doppio risultato: il primo, nonostante nove mesi di gestazione, è il frutto di un lavoro avviato a luglio del 2020 con l'allora Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e MEF e grazie a un gran lavoro di squadra tra aziende, manager e lavoratori (a noi associati - ha tenuto a precisare il presidente di Assiterminal - e non, ma questo è il nostro stile) che hanno dimostrato capacità di vera “resilienza” sul lavoro e trasparenza nell'interlocuzione con le istituzioni e la politica; il secondo, grazie alla condivisione serrata sin dai primi mesi di quest'anno con ANCIP, sindacati, Assoporti esponenti politici e ministeriali, giornalisti e appassionati del cluster (chiamiamoli così) con cui caparbiamente siamo riusciti a tagliare questo traguardo, che ora apre l'iter di conversione e una stagione ricca di sfide, che si possono richiamare in alcuni titoli … giusto per rinfrescarci la memoria e iniziare a parlarne».
La prima voce nell'elenco delle priorità da affrontare, per Assiterminal, è quella del lavoro: «formazione, riqualificazione, innovazione - ha spiegato Becce - ma anche autoproduzione e lavoro usurante. Anche il nostro - ha specificato - è un settore da modernizzare e efficientare, ma avendo ben presente le peculiarità e le prerogative che lo rendono ancora oggi un'industria trainante nel settore della logistica e dei trasporti, con solide professionalità, fondato su principi normativi e organizzativi perfettibili ma ancora attuali … dubitate di chi la pensa tanto diversamente».
Poi c'è la questione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, rispetto al quale - ha rilevato Becce - è necessario provvedere ad una «corretta allocazione delle risorse attraverso percorsi condivisi pubblico-privato individuando priorità negli investimenti e avendo chiaro quale sviluppo producano. Per questo - ha reso noto Becce - stiamo lavorando a una task force che aiuti le nostre aziende anche nel dialogo con le istituzioni. E non dimentichiamo le riforme … senza quelle altro che Next Generation EU!».
Poi, in tema di digitalizzazione e cyber», secondo Assiterminal, bisogna «uscire dalla frammentazione della pluralità degli attori per creare una vera Piattaforma Logistica Nazionale, anche per rafforzare la sicurezza dei dati che sottendono all'enorme business della distribuzione di merci e persone».
In campo legislativo, poi, Assiterminal ritiene necessaria un'accelerazione verso «un vero “sistema” della/e portualità italiana». Ma questi sono problemi da affrontare nel prossimo futuro. «Oggi intanto - ha concluso Becce - ci godiamo i risultati che abbiamo ottenuto per le aziende della portualità, terminalisti e imprese, associati e non».
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