- L'Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio ha deciso di provvedere al risanamento e al consolidamento delle banchine portuali Pola, Tripoli, Papandrea e Buccarelli del porto di Vibo Valentia approvando i due progetti di fattibilità di esecuzione delle opere. Ad un mese dal passaggio della giurisdizione dello scalo portuale dalla Capitaneria di Porto di Vibo Valentia all'AdSP, quest'ultima - rilevate le precarie condizioni di tutte le banchine determinate nel tempo da una concatenazione di fattori - ha avviato il rilancio dell'infrastruttura portuale del vibonese rimuovendo le condizioni infrastrutturali di inefficienza che hanno limitato la crescita dello scalo determinandone l'impossibilità di attracco alle banchine e, quindi, lo scarso utilizzo delle stesse da parte di aziende della vicina area industriale oltre al mancato sviluppo turistico dello scalo.
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- L'intenzione dell'Autorità di Sistema Portuale, infatti, è che lo scalo possa essere al servizio sia delle attività commerciali e industriali sia di quelle diportistiche e da crociera e, in particolare, l'obiettivo è quello di risolvere il problema della risacca, adeguare gli spazi delle banchine, ripristinare la profondità dei fondali portuali a nove metri, consolidare i moli esistenti e attrezzare il porto con un molo da destinare, anche, all'attracco di mega yacht e navi da crociera. Tra gli interventi dei due progetti sono previsti: la costruzione di paratie di contenimento, un sistema di raccolta delle acque meteoriche di banchina, con relativo trattamento, il dragaggio dei fondali, la riqualificazione dei piazzali retrostanti le banchine e il ripristino della pavimentazione delle banchine.
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- L'ente portuale ha specificato che si tratta di interventi tecnico-funzionali del valore complessivo di 18 milioni di euro, derivanti dalla Regione Calabria attraverso il Fondo Coesione e Sviluppo, che non modificheranno l'uso tanto meno la destinazione urbanistica delle aree interessate, ma punteranno alla razionalizzazione delle attività portuali al fine di contribuire concretamente al rilancio dello scalo portuale.
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